Gli amori di una bionda (1965), secondo lungometraggio del regista Miloš Forman e film che ha inaugurato la Nová Vlna, la nouvelle vague praghese, arriva a Cinemazero in versione restaurata a cura della Cineteca di Bologna, martedì 2 maggio alle 21.30 e mercoledì 3 alle 18.45.
Nominato agli Oscar, vincitore di numerosi premi in patria e all’estero, Gli amori di una bionda è il risultato più felice della prima fase della carriera di Miloš Forman e anche un percorso di formazione che porta la protagonista a misurare la incolmabile distanza con il mondo degli adulti.
Al centro della vicenda una giovane idealista, sedotta da un pianista di Praga in una discoteca paesana. Dopo la notte passata insieme, la ragazza fa le valigie e arriva a Praga. Solo troppo tardi capisce che non c’è nessuno ad attenderla. Una storia dolce e amara della semplice Andula, che evidenzia con dettagli molto taglienti le assurdità tragicomiche del socialismo degli anni sessanta e le circostanze di vita della gioventù nel periodo della Cecoslovacchia comunista.
Il film prende spunto da un incontro casuale tra lo stesso regista e una giovane donna incontrata una notte, con una valigia in mano, intenta a cercare l’indirizzo inesistente di qualcuno che aveva conosciuto e che le aveva dato un recapito falso.
A partire da questa situazione Forman ci descrive un paese in cui il perbenismo, che altrove si sarebbe definito come ‘borghese’, ammorba l’intera società mentre i giovani iniziano a percepire quel vento di cambiamento che porterà alla Primavera brutalmente stroncata dai carri armati sovietici e che spingerà il regista all’esilio negli Stati Uniti.