La fotografia è un elemento chiave per il fascino di un film, uno degli aspetti essenziali della Settima Arte. La magia del cinema si fa anche con la luce, e proprio per celebrare gli Autori della Fotografia del nostro tempo, è nato cinque anni fa a Spilimbergo un festival che della luce ha fatto il suo leitmotiv, anche nella collocazione sul calendario, che solitamente abbracciava le luminose giornate del solstizio d’estate. Quest’anno “Le Giornate della Luce – Omaggio agli autori della fotografia del cinema italiano”, festival ideato dall’autrice e regista Gloria De Antoni che lo cura con Donato Guerra, ha dovuto spostare la sua programmazione tra il 21 e il 29 agosto prossimi.
La cornice d’eccellenza di questa sesta edizione è ancora Spilimbergo con proiezioni dei film in concorso, percorsi espositivi incontri con fotografi e fotografi di scena, registi, attori e, naturalmente, cinematographer. Attesa nell’ultima serata l’assegnazione del premio Il Quarzo di Spilimbergo per la fotografia di un film italiano dell’ultima stagione, deciso da una giuria di esperti
composta dalla regista, sceneggiatrice e scrittrice Cristina Comencini, dai critici cinematografici Oreste De Fornari, Alberto Crespi e Mario Sesti e dall’operatrice culturale Cristina Sain, già Presidente di Alpe Adria Cinema-Trieste Film Festival.
L’anteprima del festival sarà dedicata ad un intenso omaggio alla prima documentarista italiana. Regista e autrice, Cecila Mangini, classe 1927, fin da ragazza si interessa di cinema e fotografia e nell’immediato dopoguerra gira una serie di documentari sulla vita degli italiani, sempre affiancata dal maritoLino Del Fra. Con Pier Paolo Pasolini è anche autrice di capolavori come Ignoti alla città e La canta delle marane. Nel pomeriggio di venerdì 21 agosto l’inaugurazione dell’allestimento Volti del XX secolo curata da Paolo Pisanelli e Claudio Domini, mostra ideata e realizzata dall’Associazione Cinema del reale che presenta una galleria di ritratti dei grandi del secolo scorso – da Chaplin a Fellini, da Pasolini a Moravia – realizzati da questa fotografa pasionaria. In serata, al cinema Miotto, la proiezione di alcune opere della stessa Mancini. Tra gli allestimenti anche la mostra-omaggio a Gianni Di Venanzio, tra i più noti Autori della Fotografia che contribuì al successo di celebri film degli anni Cinquanta e Sessanta come “Otto e mezzo” di Federico Fellini. Al festival vivrà anche il ricordo di alcuni grandissimi del nostro cinema come Franco Zeffirelli, Ettore
Scola – presenti le figlie Paola e Silvia –e Mario Monicelli a 10 anni dalla scomparsa. Si conferma anche quest’anno la collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia: in programma il 28 agosto il corso di formazione “La figura del giornalista nella storia del cinema”. La carrellata degli eventi, degli omaggi, delle proiezioni e degli ospiti delle dieci giornate di festival non si esaurisce qui, il cartellone sarà svelato per intero nelle prossime settimane.