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L’Etnofilmfest premia Sara Pigozzo e Vittoria Fiumi

L’Etnofilmfest premia Sara Pigozzo e Vittoria Fiumi

Sono due donne, Sara Pigozzo e Vittoria Fiumi, ad aggiudicarsi il primo premio e la menzione speciale dell’ottava edizione di Etnofilmfest, rassegna di cinema documentario etnografico che si è tenuta a Monselice dal 20 al 28 giugno.

La giuria, composta dalla regista Rodolfo Bisatti, dai giornalisti Caterina Cisotto e Alessandro Zangrando, dagli antropologi Antonio Marazzi ed Enrico Masi, ha designato come vincitore il documentario “Outsiders. Storie dal fiume” della regista veronese Sara Pigozzo, mentre ha dato una menzione speciale al documentario “Il mondo di Nermina” della regista bolognese Vittoria Fiumi.

Outsider. Storie dal fiume” nasce dalla tesi di laurea che Sara Pigozzo ha presentato alla Goldsmith University di Londra ed è uno studio antropologico, etnografico condotto nella provincia a sud di Verona. Al centro del film c’è il fiume Adige: un luogo che un tempo era al centro della vita dell’uomo e che ora versa in stato d’abbandono, diventato rifugio e salvezza per quanti vivono ai margini della società. Protagonista è Luigi Lineri, poeta e artista di Zevio, che nell’Adige conduce da 50 anni una solitaria ricerca. La sua opera è un poema di pietre raccolte lungo il fiume. Attraverso queste pietre l’artista cerca di spiegarci l’origine della nostra società, dell’arte, della religione.

Con Il mondo di Nermina” della bolognese Vittoria Fiumi il racconto si sposta nel nord-ovest della Bosnia ed Erzegovina, al confine con la Croazia. Vent’anni dopo la guerra, solo tre famiglie tornano a vivere nel villaggio mussulmano di Prhovo. Tra di loro c’è Nermina, una giovane donna con due figlie ormai adolescenti. La regista racconta la storia intima di una donna scampata al genocidio. Nermina è determinata a ricostruire la sua vita nel luogo dov’è nata. Sopravvissuta al massacro del 1992 torna a vivere nel villaggio, lavora la terra e alleva vitelli. Le sue due figlie, Almedina e Melisa, ormai adolescenti, hanno le tipiche ambizioni della loro generazione: Almedina vuole vivere all’estero e Melisa vuole studiare all’Università. Nell’arco di un anno, Almedina e Melisa, dovranno scegliere se rimanere nel villaggio teatro dello sterminio della loro famiglia o cercare un futuro migliore, emigrando.

About Vito Digiorgio

Giornalista pubblicista iscritto all’Albo dei giornalisti dal 2013. Si è laureato all'Università di Udine con una tesi sulla filologia italiana. Collabora con alcune testate giornalistiche on line.

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