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Presentato in anteprima al Toronto International Film Festival il 13 settembre 2015, il film si basa sul libro biografico Seven Deadly Sins: My Pursuit of Lance Armstrong del giornalista David Walsh e ripercorre le tappe della vita del ciclista statunitense Lance Armstrong, dai successi sportivi alla lotta contro il cancro, fino all’ammissione di doping. Il film – che tra i protagonisti vede Dustin Hoffman, Ben Foster, Chris O’Dowd – tiene incollati allo schermo per la forza della sua storia: “raccontare di qualcuno che ha voluto sfidare la natura, il suo fisico inadatto, e provare a se stesso prima ancora che al mondo che poteva farcela, è come voler volare senza ali – spiega Marianna Cappi – Una storia di crescente dipendenza e dunque di aumentata fragilità, che si svolge però in un crescendo di successi e vittorie. Finché un giornalista cocciuto quanto lui gli mette un bastoncino tra le ruote…”.
Stephen Frears che ha affidato il ruolo principale a Ben Forst, anche per l’impressionante somiglianza con Armstrong: “È tutto merito suo, ha studiato a lungo i filmati delle corse, ha fatto un ottimo lavoro tutto da solo”, ha spiegato Frears. La trama parte dall’inchiesta (vera) di un giornalista irlandese, David Walsh (Chris O’Dowd), che ha voluto cercare nel doping le ragioni del successo (ma anche della tragica decadenza) del ciclista. “Il film – spiega sempre Frears – si è basato soprattutto sul suo libro, oltre che su tanto altro materiale scritto che c’è disponibile. David è un bell’esempio di giornalista che, contro tutti, non si arrende nella ricerca della verità. Sono contento che il film gli sia piaciuto”.
