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MASHROME FILMFEST: IN ATTESA DI PETER GREENAWAY Teatro Orologio – Sala Moretti ROMA DAL 3 AL 6 GIUGNO

E’ stata presentata oggi al Radisson Blu a Roma (Via Turati 171) la Conferenza stampa della terza edizione di MashRome Film Fest il festival internazionale, unico in Italia, dedicato al mash up e al cinema sperimentale fondato e diretto da Mariangela Matarozzo e Alessandra Lo Russo. Un appuntamento affascinante con la nuova creatività e l’inventività di cui sono capaci le nuove generazioni di artisti, così come molti grandi del cinema e non solo. Fra questi Peter Greenaway che sarà protagonista del Festival il 6 giugno (Auditorium Ara Pacis, ore 11) con una lectio magistralis.  Erano presenti alla conferenza, oltre alle due Fondatrici, l’Onorevole Michela Di Biase, Presidente della Commissione Cultura di Roma Capitale che, portando i propri saluti, ha sottolineato il valore e il prestigio dell’iniziativa cogliendo peraltro l’occasione per ribadire il proprio totale sostegno. E’ intervenuto anche Claudio Di Biagio, responsabile Eventi per Zètema che, portando i saluti dell’Amministratore Delegato Albino Ruberti, ha sottolineato come eventi di questo tipo abbiano la capacità di avvinare i giovani ai musei così come ai nuovi linguaggi. Ha portato i propri saluti anche Angelo Merante, artista da anni impegnato sul fronte del mashup, oltre ad essere fra i primissimi fondatori dell’Inismo in Italia.  Ricordiamo che il Festival avrà luogo dal 3 al 6 Giugno 2014 (Teatro dell’Orologio, ingresso a partire da € 3,00; giornata conclusiva al Museo dell’Ara Pacis, ingresso gratuito) la terza edizione di MASHROME FILM FEST (MRFF), il festival internazionale, unico in Italia, dedicato al mashup e al cinema sperimentale fondato e diretto da Mariangela Matarozzo e Alessandra Lo Russo. Quattro giorni di full immersion in un festival che ha fatto del remix e della sperimentazione il suo punto di curiosità e di forza. Numerosi gli ospiti da tutto il mondo: primo fra tutti, come si diceva, Peter Greenaway che sarà protagonista della Lectio Magistralis il 6 giugno all’Auditorium dell’Ara Pacis alle ore 11.00, Istvan Horkay, collaboratore di Greenaway e autore di diversi film sperimentali presentati in anteprima e dalla Norvegia, Matt-Willis Jones, autore di una premiatissima webseries. Numerose le partecipazioni dei registi italiani: Danilo Torre – autore dell’installazione Oblò presente all’Ara Pacis -, Stefano Volante, Linda Fratini, Giuseppe Lunardo (dr Luna), Paolo Santagostino, Roberto Prestia. Sempre il 6 Giugno, si svolgerà la Cerimonia di Premiazione alle 20.45; ospiti i Pollock Project, un ensemble art-jazz fondato da Marco Testoni che ha fatto del mash up e del rapporto con l’audiovisuale la propria cifra stilistica e che per l’occasione presenteranno in anteprima per il Festival quattro nuovi video mash up con i relativi brani musicali: Anna Blume di Istvan Horkay, (Re)Taking of Pelham di Mark Street, Serial Dreamers di Andrea Bigiarini e Aura in collaborazione con il gruppo di artisti digitali del NEM – New Era Museum. Fra i film in programma Le Grant (categoria music) di Luca Lucchesi prodotto dalla Wenders Music del celebre regista tedesco Wim Wenders; e Isaac (categoria Feature) di Federico Tocchella con la fotografia di Daniele Ciprì. La programmazione al Teatro dell’Orologio (Sala Moretti) è particolarmente ricca ed accoglie tutti i film in competizione oltre ad alcuni focus on. La cerimonia di apertura sarà accompagnata da un brindisi e dalla proiezione di quattro flm dedicati all’antico legame tra cibo e cinema. Si inizia il 3 giugno al Teatro all’Orologio (Sala Moretti) con un un tributo alle cineaste di tutto il mondo che esprimono, attraverso i nuovi linguaggi cinematografici di sperimentazione e innovazione, un punto di vista originale e creativo del nostro tempo. Donne quindi che non sono solo oggetto di ripresa, ma protagoniste anche dietro la macchina da presa. Tra questi film In Chicken Veritas di Linda Fratini, brillante commedia al femminile con protagonisti al limite del surreale. Donna è anche la protagonista di The Last Night of Baby Gun di Jan Eilhardt, un personaggio misterioso che mescola magicamente innocenza e perdizione. Nel film Parasite a dirigere l’azione è una donna che,  in preda ad un’ossessione erotica per un fantasma, in un’atmosfera che ricorda i film di Wes Craven, sevizia lo sfortunato compagno …. Tra i film lirici, Melody of Cradel della regista iraniana Hasti F.Saadi, dove la protagonista è una donna che fa ritorno nel suo luogo natale dopo una lunga lontananza.  Il 4 giugno l’attenzione si sposta ai film da bollino nero a cavallo tra horror, noir, fantascienza e atmosfere pulp. Sul filo della commedia si dipana anche Whispers, con un bislacco protagonista che si rifà al mondo dei fumetti tentando in tutti i modi di imitare il suo idolo Uni Man.  Blind Lucky racconta di un regolamento di conti tra balordi, in cui la regia e la messa scena non faranno rimpiangere i migliori film pulp americani, il tutto condito con una buona dose di humour che non stona affatto con l’atmosfera del film. Non trascuriamo uno dei caposaldi del cinema horror: gli zombies, con The Only Man, nel quale un essere umano sopravvive in un mondo contaminato da un virus che ha il potere di tramutare le persone in zombie destinandole ad un lento quanto inesorabile decadimento. Il film naufraga in quei territori cari a Terrence Malick come a George Romero. Sempre di zombie parliamo in The Good, the Bad and the Milky Way che evoca l’horror e parafrasa nel titolo uno dei capolavori di Sergio Leone. Uno stile lirico-filosofico riporta al film più introspettivo di questa giornata, Post Scriptum: una discesa agli inferi che non può non ricordare la parabola discendente di Charles Foster Kane in Quarto Potere o evocare, seppure alla lontana, l’atmosfera ne Il Settimo Sigillo.  Il 5 giugno spazio alle tematiche sociali e di attualità. Tra i protagonisti, i documentari su rivoluzioni e lotta alle ingiustizie, commedie ironiche sulla politica. Tra questi, Memoria (e) Tempo di Stefano Volante, un documentario remix sulla storia dell’Italia che ricorda nello stile narrativo La Rabbia di Pasolini. Seguono Crude Processions di Karina Griffith, un viaggio nelle festività carnevalesche di diversi paesi dell’America Latina: da Salvador de Bahia, passando per Montevideo a Buenos Aires; Not Anymore: A Story of Revolution di Matthew VanDyke, un film pluripremiato in festival di tutto il mondo che documenta le lotte in Siria per la conquista della libertà vista attraverso gli occhi di un ribelle e di una giovane giornalista. Tra i film politici Too Bad, un’animazione non convenzionale di Lorenzo Berghella sull’attualità italiana e Ginger e Silvio di Paolo Santagostino, che remixa il celebre film di Fellini con inserti televisivi centrati sul protagonista dell’ultimo ventennio della politica italiana…

Chiudiamo questa giornata con le webseries sull’attualità. Tra i titoli in programma The Samaritans di Salim Keshavjee dal Kenya che racconta le vicende di una fantomatica ONG e delle sue attività umanitarie. Infine, Doc Nick (Episode 0) di Manuel Drexl dove, in un mondo decaduto dominato dallo scienziato Doc Nick, un dittatore presiede il “Palazzo del Ministero” controllando i cittadini e i mass media…  Il pomeriggio del 6 giugno sarà dedicato alla proiezione di una selezione di film provenienti dai due Festival Partner cui è dedicato il Best of del 2014. Il VIEW Conference, il primo evento internazionale in Italia dedicato alla Computer Graphics, Interactive Techniques, Digital Cinema, 2D/3D Animation, Gaming and VFX. VIEW Conference presenta al pubblico prestigiose anteprime mondiali, ma anche il meglio delle produzioni indipendenti, portando ogni anno a Torino un panorama aggiornato e cosmopolita delle tendenze e delle innovazioni nel settore.

Athens Video Art Festival è il festival internazionale di Arti Digitali e New Media la cui attenzione va alla produzione di opere che si collocano in quel territorio al confine fra cinema e arte contemporanea.  Sempre il 6 giugno, tra le sezioni fuori concorso, trova spazio il Cinema Queer con una selezione di film che propongono al pubblico temi  inerenti  coloro il cui  orientamento sessuale e/o identità di genere differiscono da quello strettamente eterosessuale in modo libero e senza tabù, visti ovviamente attraverso i nuovi linguaggi sperimentali e la rivisitazione di generi tradizionali.  Ricordiamo che oltre 62 sono i Paesi che hanno partecipato alla selezione con oltre 1200 film inviati da tutto il Mondo, fra i quali ne sono stati selezionati 114: 82 in concorso gli altri fuori concorso. In programma anche 10 film presentati da Festival partner. Fra gli 82 film in concorso, 22 sono stati inseriti nella categoria Mash Feature (film narrativi realizzati con la combinazione di generi cinematografici e/o arti), 11 in Animation, 13 in Documentary, 7 in Experimental, 9 in Lyrical, 9 in Music, 8 in Remix, 3 infine in Web Series. Ai vincitori andrà un prestigioso Premio in Distribuzione dei film in collaborazione con OWN AIR: un importante risultato per la diffusione e la promozione del cinema indipendente di sperimentazione del nuovo millennio. Sempre significativa la presenza dell’Europa che raggiunge oltre la metà dei film iscritti, il resto arriva dall’Estremo Oriente, presente con oltre il 6% dei lavori, Medio Oriente con il 5% delle opere, oltre il 6% dall’America Latina e dagli Stati Uniti; sempre più importante la presenza dell’Italia al 10% tra i film in concorso e oltre il 15 considerando le coproduzioni. In programma, oltre alla visione dei film l’attesa Lectio Magistralis, incontri con i registi, installazioni e omaggi ad alcuni grandi. Il Festival si avvale della Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica e delle principali istituzioni italiane ed internazionali: Ambasciate, Istituti di Cultura e Centri Culturali internazionali che fin dalla prima edizione hanno promosso l’iniziativa. Fra tutti, le Ambasciate di Norvegia, Finlandia, Stati Uniti, Israele, Brasile, Spagna.  Il Festival è in realtà l’appuntamento cardine di tutta una serie di iniziative distribuite nel corso di tutto l’anno pensate proprio per promuovere il cinema sperimentale. Appuntamento dedicato al remix, Mashrome ha fatto del riciclo e di un approccio ecologico anche alla cultura e allo spettacolo la propria filosofia di vita: a cominciare dal fatto che tutti i film vengono raccolti ed archiviati esclusivamente in formato digitale, evitando la movimentazione di migliaia di DVD, cartelle stampa che inondano tradizionalmente le segreterie dei festival con un pesante impatto ambientale.

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