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CINEMAZERO: Mercoledì 30 luglio alle 21.30 Visioni sonore porta in piazza Calderari “A Hard Day’s Night”

Mercoledì 30 luglio alle 21.30 Visioni sonore porta in piazza Calderari “A Hard Day’s Night” (1964): non solo un film sui leggendari Beatles, ma un film dello sperimentatore Richard Lester che il British Film Institute ha inserito tra le 100 pellicole più belle del secolo, nominato agli Oscar, ai Grammy, ai Batfa e restaurato dopo 50 anni dalla sua uscita. Ingresso Libero
Pordenone 29 luglio 2014.

Mercoledì 30 luglio alle 21.30 in piazza Calderari arriva con Visioni sonore “A Hard Day’s Night”, lo straordinario documentario sui Beatles che il British Film Institute ha inserito tra le 100 pellicole più belle del secolo e restaurato a 50 anni dalla sua uscita.
Il regista Richard Lester riuscì ad osservare e studiare quel momento irripetibile che ha trovato nei Fab Four la sua perfetta rappresentazione, il tutto attraverso una serie di esilaranti episodi rigorosamente british. Lo sguardo particolare sulla nascente e sfrenata passione dei fan per il maggior fenomeno musicale del XX secolo fa di “A Hard Day’s Night” uno dei più bei film musicali della storia del cinema e certamente una pietra miliare della generazione pop, grazie anche alla fotografia di Gilbert Taylor (che aveva già lavorato con Stanley Kubrick e che lavorerà poi con Roman Polanski, Alfred Hitchcock e George Lucas). Il regista Richard Lester lascia a briglie sciolte la sua sfrontata inventiva e si abbandona alla genuina libertà espressiva che l’ha reso famoso, sperimentando soluzioni formali inaspettate e regalando al cinema musicale un nuovo gioiello rock.

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Ironico ed avvolgente, accompagnato dall’omonimo, incredibile album dei Fab Four, il film fu nominato agli Oscar, ai Grammy e ai Batfa, pur essendo nato come veicolo promozionale in piena Beatlemania per diffondere nel mondo volto, voce e carattere dei Beatles, dimostrando quanto la regia di Lester avesse saputo rendere questo documento un’opera con un carattere e una vita propri. Il montaggio sperimentale di Lester, l’uso anomalo della macchina da presa, il british humour di una sceneggiatura ricca di gag irriverenti – che costituiranno l’humus da cui nasceranno i Monty Python – permettono ai quattro di Liverpool, Lennon su tutti, di palesare la loro essenza. Sotto la coltre di leggerezza scanzonata si nasconde infatti una visione lucida e anticonformista sull’ipocrisia di una società bacchettona che i Beatles in primis contribuiranno a sgretolare, facendo traballare il muro del conformismo. L’immagine dei Beatles comincia da qui, da un film che codifica un linguaggio, un nuovo modo di filmare il rock. Anche solo la parentesi intimista con Ringo che si ribella ed esce dal gruppo, meditando su cosa ne sarebbe di lui al di fuori dai Beatles, sarebbe impensabile al di fuori da un universo come quello beatlesiano, che trae la propria forza dall’umanità e dalla semplicità di origini umili che non si dimenticano, persino di fronte al successo planetario.

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In caso di pioggia la proiezione verrà annullata, per info chiamare dopo le 19.00 lo 0434 520527.

About Carlo Liotti

Giornalista Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti da Aprile 2013. Dottore in Scienze e Tecnologie Alimentari. Appassionato di fotografia e di viaggi, capo redattore de ildiscorso.it, reporter/collaboratore per altri canali di comunicazione.

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