Un Wagner inaspettato e la sua sinfonia giovanile ritrovata grazie al documentario di Gianni Di Capua, arrivano sullo schermo di Visioni sonore – dopo la prima europea dello scorso anno al Bayreuther Festspiele e la prima statunitense presso la Library of Congress di Washington – venerdì 11 luglio alle 21.30 al chiostro di San Francesco di Pordenone (per Estate in Città del Comune di Pordenone), introdotti da Roberto Calabretto alla presenza dell’autore. Roberto Calabretto, professore associato di discipline musicali all’Università degli Studi di Udine traccerà la cornice per “Richard Wagner – Diario veneziano della sinfonia ritrovata” insieme al regista Gianni Di Capua, opera realizzata nel 2013 in occasione delle celebrazioni del bicentenario della nascita di Richard Wagner, che ha colto questa occasione per portare in evidenza un episodio poco noto della vita del grande compositore tedesco, sullo sfondo del rapporto privilegiato tra Wagner e Venezia, la città che ha più amato e dove morirà il 13 febbraio1883. Di Capua – regista, sceneggiatore, documentarista, musicologo, con numerosi programmi per la televisione e la radio in Italia e all’estero e una ricca esperienza come direttore artistico delle attività culturali della Fondazione Benetton – con questa rigorosa opera racconta la vicenda articolandola su più registri narrativi, alcuni evidenti, altri invisibili, e restituendo in filigrana una storia d’amore tra le più intense e controverse di ogni tempo: quella tra Richard e Cosima Wagner. Al centro della vicenda il ritrovamento e l’esecuzione della “Sinfonia in do maggiore” opera giovanile del 1832, rieseguita cinquant’anni dopo per Cosima Wagner, che il musicista dirigerà nell’intimità famigliare, la sera di Natale del 1882 dopo essersi inaspettatamente posto alla testa di un’orchestra del tutto speciale, formata dagli insegnanti e dagli allievi del Liceo Musicale Benedetto Marcello di Venezia. Il progetto, frutto di un’approfondita ricerca d’archivio, si basa su documenti storici disparati, per lo più inediti per l’Italia, che costituiscono il materiale narrativo su più piani intersecati tra loro, tra cui figurano degli estratti dai Diari (Tagebücher) di Cosima Lizst e il lungo resoconto (Bericht) del concerto indirizzato al direttore di un settimanale musicale scritto da Wagner a Venezia, alcuni giorni dopo lo storico evento. Un secondo appuntamento con Visioni sonore che garantisce una visione e un ascolto di assoluta qualità. Ingresso libero.Dopo Esordi e Mis Mas, la maratona per i 25 anni di attività dei Papu, prosegue senza sosta nell’arena verde del Castello di Torre per l’Estate in Città. Da venerdì 11 luglio a domenica 13 di scena sarà “Siamo uomini o calamari?”.
Appi e Besa si presentano nei panni di due antropologi che studiano il comportamento che l’uomo, ma anche la donna, ha nei confronti dei suoi simili. Davanti un’assemblea di studenti, i più fuori corso, esaminano l’umana condotta con cinico distacco e spietata imparzialità, affinché il povero omuncolo che non ha mai letto Goethe si senta considerato, aiutato a evolversi, e accompagnato verso la luce del sapere. Tra gli sketch ritroveremo il Caso umano e le adorabili Lidia e Fernanda. I biglietti sono in vendita, nei PnBox Studios di Torre, nella sede di Turismo Fvg, in piazza Cavour (solo al sabato) e sul sito www.pointiticket.it. Infoline e biglietteria: 342.1345469. La vendita dei biglietti prima dello spettacolo ha inizio alle 19.30; all’interno del parco funziona inoltre un servizio di ristoro, dalle 19.30 alle 21, con prodotti tipici locali. In caso di maltempo ci si sposta in Bastia.