Tutti i generi dello spettacolo dal vivo in scena lunedì 15 luglio a Cividale per Mittelfest, ormai entrato nel vivo del programma dedicato quest’anno al tema della “leadership”. Danza, musica e teatro saranno i protagonisti del festival, che aprirà la giornata con il secondo appuntamento dei “Mittelforum”, novità di questa edizione, che avrà come protagonista Erri De Luca, scrittore, giornalista, poeta e traduttore, sul tema “Elogio della superficie”.
Sarà l’occasione per riflettere su molti temi dell’attualità intellettuale ed etica, sull’importanza del linguaggio come riflesso di progettualità ed immaginazione, sempre più difficili in un mondo in cui troppo spesso “si procede a vista, come nella nebbia”.
La danza propone un progetto tra Italia e Bukina Faso, prodotto da Piccoli Idilli: è “Senza Sankara”, in scena alle 18.30 alla Chiesa di San Francesco per la regia di Filippo Ughi. Thomas Sankara è l’eroe (uomo politico, ma anche musicista) che immaginò per il Burkina Faso un avvenire libero, lontano dal saccheggio delle potenze coloniali. La sua vita fu spezzata a soli 38 anni da un colpo di stato: questo spettacolo gli rende omaggio con passione, poesia e semi per il futuro.
A seguire la serata di Mittelfest si tinge delle atmosfere jazz crossover, tra i Balcani e il Mediterraneo, di Tamara Obrovac Transhistria Ensemble, un gruppo di musicisti, solisti e improvvisatori jazz sloveni e croati la cui leader è Tamara Obrovac, definita dalla rivista Jazz Podium “una delle più grandi cantanti europee di musica etnica”. Sul palco del Teatro Ristori alle 20.00 sarà in scena quell’incredibile alchimia tra gli strumenti che ha fatto dell’ensemble una delle più stimate band del folk-jazz.
Per finire, il teatro più classico che si sposa con uno dei progetti più contemporanei ed interessanti della scena europea: l’attesa “Antigone” di Sofocle, che nel progetto registico di Konstantinos Ntellas sarà allestita nella Chiesa di San Francesco alle 21.00, per il “focus Grecia” del festival.
Lo spettacolo, che ha trionfato nella scorsa stagione a Epidauro, mette a nudo l’eterno drammatico confronto tra norma e coscienza, “legge della Polis” e “legge del sangue”. E tuttavia, nel fronteggiarsi tra i campioni di queste due posizioni, Creonte ed Antigone, è prima di tutto il seme del dubbio ciò su cui lo spettacolo vuole invitare a riflettere: chi ha ragione e chi ha torto?Nell’allestimento pensato per Cividale, come già in quello presentato in Grecia, anche la comunità locale viene direttamente coinvolta nello spettacolo, diretta dal regista per entrare a far parte del “coro”, elemento fondamentale della tragedia classica come spazio di riflessione poetica collettiva.
Enrico Liotti