“Alice” – il nuovo spettacolo dei Momix firmato da Moses Pendleton – arriva a Trieste subito dopo aver letteralmente trionfato alla prima mondiale avvenuta lo scorso 20 febbraio, al Teatro Olimpico di Roma fra applausi scroscianti e standing ovation.
La seconda tappa della tournée – da mercoledì 6 a domenica 10 marzo – porta la celebre compagnia al Politeama Rossetti il cui pubblico che ha sempre riservato ai Momix molta ammirazione e affetto: a partire da “Momix Show” nel 1989, infatti, e poi con tutti i loro principali spettacoli, i Momix sono sempre stati ospiti dello Stabile regionale con la loro danza incantevole e sorprendente.
Il segreto del loro successo (il gruppo è stato fondato da Pendleton 38 anni fa) e della popolarità mondiale ottenuta in una parabola artistica impeccabile, è nella loro originalissima cifra stilistica, che scaturisce da una vena d’inesauribile fantasia e immaginazione che ballerini e coreografo traducono in danza, usando una tecnica perfetta, un’attenta educazione del corpo, una concezione delle luci molto sapiente e una rara e teatralissima capacità di rendere i costumi e altri pochi ed essenziali oggetti di scena lo strumento di una magia senza pari…
Questo mondo poetico è chiaramente in sintonia con quello che un timido professore di matematica dell’era vittoriana, Lewis Carroll, aveva inventato per una bambina di dieci anni e le sue due sorelle,nel corso di un’escursione fluviale. Più tardi, Carroll trascrisse quella favola e la fece illustrare da John Tenniel: e da allora generazioni di bambini e di adulti hanno fatto proprio quell’universo assurdo, curioso, libero dalla logica, colorato come un sogno, pieno di divertimento…
Appare naturale che i Momix abbiano provato ad entrare in questo mondo, a lasciarsi ispirare e ad attraversarlo, restituendone gli scorci più suggestivi e incontrandone le stravaganti creature.
«Non intendo raccontare l’intera storia di Alice» ha dichiarato Moses Pendleton «ma usarla come punto di partenza per dare libero sfogo all’invenzione. Sono curioso di vedere cosa succederà, e sto diventando sempre più curioso quanto più conosco Lewis Carroll, che, come me, era un appassionato fotografo. La storia di Alice è piena di immagini e di logica assurda – prima dell’avvento del surrealismo, esisteva già Alice. “Ask Alice: Chiedilo ad Alice”, cantava Grace Slick in “White Rabbit” – ma diceva anche “feed your head: nutri la tua mente”.(…) È quindi comprensibile il perché penso che Alice sia una scelta naturale per MOMIX e un’opportunità per noi di scoprire fin dove arriva la nostra fantasia. Con questo spettacolo voglio raggiungere sentieri ancora inesplorati nella fusione di danza, luci, musica, costumi e proiezioni (…) Vedo Alice come un invito a inventare, a fantasticare, a sovvertire la nostra percezione del mondo, ad aprirsi all’impossibile. Il palcoscenico è il mio narghilè, il mio fungo, la mia tana del coniglio».».
E così davanti allo sguardo rapito del pubblico, mentre il corpo di Alice cresce o si rimpicciolisce, quelli dei ballerini mutano per mezzo di oggetti, corde e corpi di altri ballerini e passo dopo passo, danno vita al Bianconiglio, al Cappellaio matto, allo Stregatto, alla Regina di Cuori e al Bruco che consiglia ad Alice di mordere il fungo su cui è seduto, con effetti mutaforma: il mondo di “Alice nel paese delle meraviglie” continua a lanciare incantesimi.
Lo spettacolo va in scena da mercoledì 6 a sabato 9 marzo alle ore 20.30, sabato in replica straordinaria anche alle 16 e domenica solo in pomeridiana alle 16 è inserito nel cartellone “Danza” del Teatro Stabile regionale.
I biglietti ancora disponibili si possono acquistare nei consueti punti vendita e circuiti oppure in internet accedendo direttamente dal sito del Teatro, www.ilrossetti.it. Per ogni informazione ci si può rivolgere al numero 040. 3593511.