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IL 2 DIC. AL ROSSETTI DI TRIESTE BALLET DAVID CAMPOS “GISELLE”

coreografie Jean Coralli rielaborazione di: David Campos Musiche: Adolphe Adam
Regia: David Campos Produzione: tour italiano a cura di Just in Time – Mauro Diazzi
Interpreti: i danzatori del “Ballet David Campos”

La Compañia de Ballet David Campos, per la prima volta ospite al Politeama Rossetti, eseguirà una Giselle degna di grande attenzione: particolarità della formazione è infatti quella di unire tendenze contemporanee al rigore, alla disciplina e alla nitidezza del balletto classico. Fra le eccellenze della danza in Spagna – paese in cui alla sua fondazione nel 1999, rappresentava la sola compagnia stabile di balletto – la formazione è guidata da David Campos, personalità molto carismatica e creativa, che effonde questo suo ascendente nel lavoro coreografico e nelle scelte di repertorio. Dopo essersi formato come danzatore a Barcellona – sua città d’origine –  Campos ha proseguito gli studi a Parigi e il proprio percorso professionale in Belgio, nel Ballet Royal des Flandres, di cui diviene solista. Incontra così prestigiosi coreografi fra i quali lo predilige il grande Jiri Kyliam.

Un coreografico momento del balletto

Di altissimo livello anche il suo lavoro in veste di creatore di balletti: le sue coreografie usano un linguaggio allo stesso tempo innovativo e intriso di lirismo, sanno interpretare partiture classiche e con la stessa maestria il rock (rimane famosa la sua produzione La Mascara de la Mort Roja ispirata al racconto di Edgar Allan Poe e costruita sulle musiche degli Apocalyptica, celebre gruppo rock finlandese). In questa Giselle sarà il suo amore per il grande repertorio ad emergere: David Campos rielabora infatti il balletto classico tenendo conto delle coreografie originali di Jean Coralli e soprattutto usando la splendida musica di Adolphe Adam. Presente con versioni leggermente modificate in molte diverse culture e tradizioni, la leggenda che è alla base di Giselle vuole che gli spiriti delle giovani donne tradite e morte per amore, ritornino fra i vivi di notte per vendicarsi tormentando gli uomini che le hanno fatte soffrire. In Catalogna, queste donne dell’aldilà si chiamano “Mujeres de Agua” ed ogni notte sorgono dal fondo di laghi e ruscelli per compiere la loro vendetta, trascinando con sé nelle acque gli uomini che incrociano il loro cammino e che finiscono annegati. Evoca questa credenza la Giselle di Campos, che riprende i concetti di violenza, tradimento e morte. La sua protagonista non è ingannata né tradita (come accade invece nell’originale), ma muore a causa della violenza maschile, della forza di un uomo che la domina. Non ci appare come una donna particolarmente fragile o addolcita: semplicemente una giovane che desidera uscire, divertirsi, cercare la felicità. La sua vita sarà spezzata ma anche oltre la morte non rinuncerà a cercare il suo amato.

Cynthia Gangi per la redazione

 

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