Becoming Animal di Alice Bariselli, It Moves Me di Aristide Rontini e Retiro di Lucia Guarino: sono le performance che mercoledì 23 maggio, a partire dalle ore 21, andranno in scena al Teatro Consorziale di Budrio (BO), nell’ambito del progetto Nexus Factory.
Nexus – termine latino che deriva da nectĕre: connettere, intessere (ndr) – è l’associazione culturale fondata e diretta dalla coreografa e danzatrice Simona Bertozzi, che da qualche tempo accompagna e promuove il lavoro di questi giovani artisti, supportandoli a vario livello in un’ottica di consolidamento e crescita di possibilità e competenze nel panorama della giovane coreografia di ricerca italiana
Becoming Animal di Alice Bariselli, in scena insieme a Elisa Garbo, si
propone come progetto coreografico che utilizza il principio della trasformazione del corpo attraverso il movimento: «Seguendo il principio deleuziano del “divenire”, il corpo del performer diviene altro “dall’interno”, discostandosi dall’imitazione e seguendo un processo di trasformazione. Il “divenire-animale” di Deleuze indica un movimento di scambio e ibridazioni continue tra l’uomo e l’animale, che avviene nei comportamenti quotidiani e rimette perciò perennemente in questione la distanza tra queste due entità».
«Il vasto immaginario legato all’elemento acqua suscita in me una forte attrazione» suggerisce Aristide Rontini a proposito dell’assolo It Moves Me «Acqua come vibrazione, cristallo, risacca, onda, emozione, corrente, purificazione. Non solo la sua presenza ma anche la sua
assenza è stata fondamentale spunto di riflessione per la ricerca coreografica. L’aridità del deserto e le profondità oceaniche hanno ispirato in eguale misura i gesti e la danza. L’insita capacità di trasformazione dell’acqua e la ricerca della sua origine nel corpo hanno innescato il tragitto drammaturgico di It Moves Me».
Spiega l’autrice Lucia Guarino, in merito allo spettacolo Retiro: «La
riflessione sviluppa i tre elementi dello spazio: il privato, il pubblico e il momento che intercorre tra i due, il “tuffo” come estremo atto di libertà e coraggio o come accettazione del proprio fallimento. L’incanto è nella sua estetica e l’obiettivo è quello di interpretare l’immagine del ribaltamento del corpo e della cristallizzazione della spirale dinamica che avviene un attimo prima dello “schianto”. L’attimo dove la bestialità e la ragione, tra vertigine, ritualità e coraggio, si incontrano».
Il Teatro Consorziale di Budrio (BO) si trova in via Garibaldi, 35.
Ingresso unico € 8.
Info sulla serata: 051 801300, http://www.teatrodibudrio.it.
Info sull’Associazione Culturale Nexus: http://associazioneculturalenexus.org/.