La Paul Taylor Dance Company presenterà al Politeama Rossetti – nella serata di martedì 23 maggio – tre coreografie, una delle quali in Prima assoluta per l’Italia e conquisterà il pubblico con il suo linguaggio impeccabile dal punto di vista di tecnica e stile e così caldo e toccante sul piano emozionale. «In principio c’era Martha Graham che ha cambiato il volto della danza e ha scoperto un nuovo mondo, seguita da Merce Cunningham, che ha spogliato le forme esteriori per penetrare nel cuore del movimento, ed infine c’è Paul Taylor, che fa penetrare il sole all’interno della danza» ha scritto infatti sul “Newsweek” Laura Shapiro, sintetizzando efficacemente l’importanza di Paul Taylor nella storia della danza. Considerato da molti il più grande coreografo americano vivente, questo artista ottantacinquenne ha creato oltre 140 coreografie e continua a produrre e ad influenzare l’arte del 21° secolo affrontando attraverso la danza le complessità della vita e della società contemporanea. La Paul Taylor Dance Company nasce nel 1954 e il coreografo-fondatore vi si impegna per vent’anni anche come danzatore: dal 1974 sceglie di concentrarsi esclusivamente sulla coreografia. La gran parte delle sue opere viene eseguita regolarmente dalla sua compagnia, dalla Taylor 2, e da molti ensemble di elevato spessore nel mondo.La compagnia è composta da 16 meravigliosi danzatori, si è esibita in circa 64 paesi e più di 524 città ed è riconosciuta a livello mondiale come eccellenza nella danza moderna.
Il programma si aprirà con “Mercuric Tidings”, coreografia creata nel 1982, che si basa sulle Sinfonie n.1 e 2 di Franz Schubert: sorprende come Taylor riesca a cogliere l’essenza di questo complesso capolavoro musicale, creando quasi una “musica visiva”. La velocità accecante, quasi prossima alla collisione dei ballerini, e il disegno geometrico concepito da Taylor, lasciano il pubblico letteralmente senza fiato.È invece un debutto per l’Italia “The Weight of Smoke”, coreografato su musiche di Handel da Doug Elkins in collaborazione con i danzatori, che si sono ispirati a “Smoke” un film del 1995 in cui il protagonista sostiene di poter provare quanto pesi il fumo. Doug Elkins è rimasto affascinato dall’idea di misurare l’intangibile ed ha tradotto queste induzioni in un linguaggio coreografico effervescente e vitale, in un’esuberanza che trattiene elementi da disco-dancing e che arricchisce ulteriormente il talento e la personalità dei ballerini della Paul Taylor Dance Company.È nuovamente Paul Taylor a firmare la coreografia che suggella il trittico in programma: “Promethean Fire” che come sottotitolo porta un verso di Shakespeare “…fire that can thy light relume” e si sviluppa su splendide musiche bachiane, dalla “Toccata e Fuga” in Re minore al “Chorale Prelude” BWV 680. Creata nel 2002, l’opera pone in scena il contrasto fra lo spirito umano e le avversità che lo scuotono. Molti vi hanno letto un’interpretazione da parte di Taylor della tragedia dell’11 settembre, ma in realtà la visione del coreografo è più universale. Il critico del New York Times ha commentato «Paul Taylor ha superato sè stesso con questo lavoro elegiaco e magnificente la cui architettura è diventata una metafora di rigenerazione (…) nel costruire la sua cattedrale umana al suono di Bach, il Maestro evoca una dimensione spirituale superiore».
Info e biglietti alla Biglietteria del Politeama Rossetti o nei punti vendita dello Stabile regionale, o sul sito del Teatro, www.ilrossetti.it.