– L’amicizia tra uomini è spesso descritta come un sentimento puro autentico, naturale e sacro. Ma è davvero così? Non secondo Yasmina Reza, autrice di “Art”, una pièce che presenta sulla scena tre vecchi amici, uomini fatti, divertenti, simpatici, folgoranti nelle loro battute, ognuno con una storia sentimentale non facile alle spalle. I tre amici sono Gigio Alberti, Alessio Boni e Alessandro Haber. “Art” debutterà la prossima settimana per le stagioni ERT. Tre gli appuntamenti: il primo, martedì 8 novembre, alle 20.45, al Teatro Luigi Candoni di Tolmezzo per la Stagione di Prosa della Carnia, il secondo e terzo mercoledì 9 e giovedì 10 novembre al Comunale di Monfalcone. “Art”, diretto da Giampiero Solari per il Nuovo Teatro, ritornerà in regione a gennaio 2012 per una replica a Latisana martedì 17 e per cinque serate al Teatro Nuovo Giovanni da Udine dal 18 al 22.
Tre, come detto, sono i protagonisti della pièce. Marc (Gigio Alberti) è un uomo senza mezze misure, uno che si spezza ma non si piega, uno che non ha paura di essere antipatico in un mondo di persone che cercano di farsi accettare facendo “i simpatici”. Marc è nemico di ogni moda, specie di quelle artistiche, e nemico della “buona società” borghese. Serge (Alessio Boni) è un dermatologo che sta vivendo un periodo molto delicato della sua vita: divorziato con figli sta mettendo tutto in discussione e cerca di essere accettato dall’elite della società in cui vive. Da amante dell’arte pensa di assurgere a questo gradino “superiore” acquistando un quadro che sta seguendo da parecchi mesi. Yvan (Alessandro Haber) è un uomo mite e paziente, e dell’uomo mite ha anche la collera debordante, spropositata e inopportuna tipica di chi ha scelto, per vocazione o inettitudine, di mediare, di fare da paciere, di imporsi come presenza silenziosa, punto di equilibrio tra due caratteri fortissimi, competitivi e discordanti. In una serata tutta al maschile basta un minimo pretesto, l’acquisto da parte di Serge del succitato quadro, per dare il via a uno scontro feroce. Dalla battaglia verbale si svelano debolezze e meschinità e si evince come il bisogno di affermare se stessi per dare una ragione al proprio esistere sia alla base di tutti i rapporti. Il finale sembra ricondurre a un lieto fine, a una riconciliazione, a una amicizia rivitalizzata e rinnovata, ma l’autrice lascia in realtà aperta una questione non semplice. È davvero la sincerità il modo migliore per far durare un rapporto? O non piuttosto una giusta dose di menzogna?
Informazioni chiamando l’Ufficio Cultura di Tolmezzo (0433/487961) o la Biglietteria del Teatro Comunale di Monfalcone (0481/494664). Maggiori informazioni anche al sito www.ertfvg.it .
La Redazione