L’emergenza Covid non è riuscita a fermare il progetto di “Diamo un taglio alla sete”, il vino che grazie ad una grande gara di generosità si trasforma in pozzi di acqua potabile realizzati in Africa dal missionario friulano Dario Laurencig. L’imbottigliamento, che dal 2007 allo scorso anno è stato al centro di una grande festa che si svolgeva il mese di maggio, con un numero di presenze salito di anno in anno fino a superare le 1.500 unità, si è svolto quest’anno in forma privata, nello scorso mese di luglio. E’ mancato il pubblico, ma non sono mancati all’appello i generosi sponsor (vignaioli in primis) grazie ai quali sono state prodotte oltre 4300 bottiglie di “Vitae bianco” e “Vitae Rosso” e 350 grandi formati (da 1,5 e 5 litri) che per gli appassionati sono diventati nel corso dell’anno veri e propri oggetti di culto.
L’assaggio dei vini della solidarietà (non sono in vendita, vengono distribuiti a fronte di offerte a favore di fratel Dario e di altri progetti della Onlus) sarà possibile mercoledì prossimo, dalle 18 in poi, in occasione di una festa che, nel rispetto di tutte le norme anti Covid, si svolgerà nel parco della Cantina “I Comelli” in via Valle a Nimis.
Momento clou , il concerto (dalle 21.00 in poi) di un gruppo friulano dal nome curioso, i “¿cuinon?“, da parecchi anni entusiasti sostenitori con la loro musica e la loro energia delle iniziative di Diamo un taglio alla sete. In attesa del concerto, si potrà cenare: un buffet “servito” nel rispetto delle normative anti Covid proporrà pizza, tacos, piadine, panini, patate fritte, gelato, birra. bibite… e, ovviamente, il Vino della Solidarietà. Per informazioni e prenotazioni (è previsto un massimo di 200 presenze) telefonare al numero 3486706843 o consultare la pagina facebook @diamountaglioallasete