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Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film di Sam Raimi

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film di Sam Raimi

Questo nuovo capitolo del Marvel Cinematic Universe comincia con quella che sembra essere la classica lotta del bene contro il male, che vede il Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) in azione in molteplici universi paralleli.

La posta in gioco è il controllo dei poteri della giovane America Chavez (Xochiti Gomez), insidiata dalla potente Wanda Maximoff, alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen), antieroina da manuale che sembra essere disposta a pagare qualsiasi prezzo pur di potere vivere di nuovo con i propri figli.

In realtà tutti i personaggi che animano il film si trovano a combattere soprattutto contro i propri demoni interiori, a cominciare proprio dal Doctor Strange, che deve ancora metabolizzare la sua infelice relazione con Christine Palmer (Rachel McAdams). Unica eccezione sembra essere Wong (Benedict Wong), appiattito a semplice spalla del protagonista maschile.

La tenebrosa Scarlet Witch non è in grado di accettare la perdita dei propri figli, l’inesperta America Chavez è ossessionata dalla distruzione della propria famiglia, avvenuta a causa dei propri poteri, il Doctor Strange fatica ad accettare che Christine sembra avere scelto un altro uomo.

Il caleidoscopico gioco di specchi del Multiverso rende ancora più evidente la complessità del mondo interiore dei vari personaggi, che hanno l’occasione di conoscere diverse versioni di sé stessi.

Questo è particolarmente vero per i due coprotagonisti del film, il Doctor Strange e Scarlet Witch, tanto che il confine tra bene a male, apparentemente ben definito all’inizio della pellicola, diventa sempre meno netto nel corso del film, fino a perdere quasi di significato nel suo finale.

In effetti il film avrebbe potuto anche chiamarsi Scarlet Witch nel Multiverso della Follia, dal momento che alla fine è difficile dire quale dei due coprotagonisti ha avuto più peso nel determinare gli eventi raccontati.

Benedit Cumberbatch interpreta Doctor Strange

Benedit Cumberbatch interpreta Doctor Strange

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: due ore di piacevole spettacolo

Multiverso della Follia” è una locuzione che rende bene l’idea dell’impressione che lascia allo spettatore questo film, che si colloca nell’intersezione tra fantasy e horror.

Una pellicola molto godibile, che garantisce oltre due ore di piacevole intrattenimento. Benché ci siano innumerevoli citazioni al suo interno, non è necessario conoscere tutti i precedenti capitoli del Marvel Cinematic Universe per apprezzarla.

La storia scorre veloce – a tratti forse anche troppo, a dire il vero – ma in generale rimane sempre comprensibile, regalando allo spettatore apprezzabili scene d’azione senza sacrificare la profondità dei personaggi, in particolar modo dei cattivi.

Quest’ultimo è un marchio di fabbrica di Raimi, come lo sono molte inquadrature mozzafiato che conferiscono molta dinamicità alla pellicola. Apprezzabile anche la colonna sonora di Danny Elfam.

Un film da vedere. Al cinema.

Alessandro Marotta

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