Un dispiegamento di forze e di contributi artistici rilevante per affrontare in una sorta di spettacolo-oratorio intessuto di musica e narrazione, il dramma del primo conflitto mondiale.«Lo spettacolo racconta la Prima guerra mondiale – anticipano Moni Ovadia e Lucilla Galeazzi – quella combattuta dal nostro esercito nelle trincee sui monti e quella vissuta nel quotidiano da un’Italia che via via andava impoverendo sempre di più, in cui le donne condussero da sole una quotidiana battaglia di sopravvivenza per mantenere la famiglia.I testi sono tratti dalle lettere dal fronte, dalle memorie dei combattenti (tra cui Gadda e Ungaretti) e dai diari di chi visse la guerra “in casa”, come i veneti e i friulani: questi ultimi, arruolati nel ’14 dall’esercito austriaco, nel ’15 si trovarono in trincea contro l’esercito italiano. I canti sono patriottici o pacifisti, anonimi e d’autore (da Trilussa, a E.A. Mario, cui si deve La leggenda del Piave). La Prima guerra mondiale fu imposta all’Italia da una minoranza avventuriera e fanatica, contro una maggioranza sfavorevole. Tra sogni di espansione e irredentismo, motore di una “fatale e irrinunciabile” chiamata alle armi furono l’ambizione e l’ambiguità del primo ministro Salandra, del suo ministro degli esteri Sonnino, del generale Cadorna, ed infine del titubante Vittorio Emanuele III, Re d’Italia. Mentre trattavano con gli imperi centrali la “non belligeranza” italiana, con altri giocavano al rialzo. Fu così che il 26 aprile 1915 l’Italia firmò in segreto il Patto di Londra con cui si impegnava ad entrare in guerra al fianco di francesi e inglesi».In scena Moni Ovadia nel ruolo dell’ aedo e Lucilla Galeazzi, cantante e narratrice, ci conducono lungo questo interessante itinerario e sono accompagnati da Paolo Rocca al clarinetto, Massimo Marcer alla tromba, Albert Florian Mihai alla fisarmonica e da Luca Garlaschelli al contrabbasso.A rendere ancor più emozionante lo spettacolo è l’apporto del Coro giovanile FREEVOICES diretto dal M° Manuela Marussi. Lo spettacolo si avvale dei collaboratori Mauro Pagiaro per il suono, Nino Annaloro per le luci, Elisa Savi ha collaborato nel ruolo di concept video, la realizzazione dei video è di Andrea Bocca. Moni Ovadia e Lucilla Galeazzi si sono occupati della ricerca musicale, mentre firmano l’elaborazione drammaturgica la stessa Galeazzi con Elisa Savi. Il coordinamento musicale è di Paolo Rocca che ha curato anche gli arrangiamenti assieme a Luca Garlaschelli e Gianni Del Zotto.Doppio Fronte – Oratorio per la Grande Guerra è una produzione Teatro Biondo Stabile di Palermo in collaborazione con Promo Music e Ravenna Festival 2014.Al Politeama Rossetti va in scena per una sola serata, mercoledì 28 gennaio alle ore 20.30 per il cartellone altripercorsi dello Stabile regionale.I biglietti ancora disponibili si possono acquistare presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, ed i consueti circuiti e accedendo attraverso il sito www.ilrossetti.it all’acquisto on line.Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.
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