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Credete che la taranta abbia afflitto soltanto il Salento e i salentini? Minaccia, stigma e poi emblema di questo angolo di mondo, il mitico ragno ha morso anche in altre terre. L’Aragona – forse più di altre – è una di queste: una terra con cui il meridione d’Italia ha condiviso un bel tratto di storia. Credenze, gesti, oggetti, rituali sono tracce indelebili di un percorso culturale comune, interrotto certo, ma mai del tutto cancellato. Con Sergio TORSELLO, a cui quest’iniziativa è dedicata, consideravamo necessario stanare i ragni anche altrove, provare a percorrere sentieri oggi nascosti o sotterranei, strappare riti e miti al localismo fanatico, preservando tuttavia le irriducibili specificità indigene nelle loro diverse espressioni. Interrogando storia, riti, danza e musica, DOS TIERRAS si avvicinano e si ritrovano alle radici, quelle più profonde. Accostandole, Salento e Aragona formano la figura di un cuore: un cuore che tra sofferenze e riscatto batte al medesimo ritmo. Per illustrare la ricchezza delle convergenze e il futuro possibile di quest’incontro ispirato dalla ricerca storico-antropologica, la manifestazione s’articola in momenti d’informazione e discussione, animati da studiosi delle culture del tarantismo, e in due serate di grande spettacolo: i concerti dell’Ensemble Terra d’Otranto e dell’Uccio Aloisi Gruppo con la partecipazione Maria Mazzotta, della Compagnia di Scherma Salentina, Manuela Adamo e, ospite d’eccezione, Miguel Angel Berna, maestro incontestato di Jota aragonese.
