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La fatica è diventata un tabù contemporaneo. Fa’ la cosa faticosa per piccoli (dagli 8 anni in su) e grandi spettatori riscopre il “piacere” e il senso della fatica nell’epoca dei robot e degli smartphone grazie alla forza del teatro.
Lo spettacolo prodotto dal Teatro delle Briciole, scritto da Diego alla Via e Marta Dalla Via approda domenica 23 febbraio alle ore 17 al Teatro Palamostre per la Stagione Contatto TIG in famiglia. In foyer, un’ora prima dello spettacolo, Damatrà cura un laboratorio a misura di bambino
Fa’ la cosa faticosa, inserito all’interno di Udine città teatro per i bambini – rassegna teatrale promossa congiuntamente dal CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia e dal Teatro Nuovo Giovanni da Udine – intende parlare dell’educazione allo sforzo e dello sforzo di educare.
Raccontandosi agli adulti del futuro, gli interpreti Daniele Bonaiuti, Yele Canali e Riccardo Reina, cercano di mettere in crisi, insieme ai più piccoli, il concetto di comfort e di “giocare alla fatica” mettendola al centro di un processo creativo necessario alla costruzione di un pensiero critico.
In un’atmosfera à la “tempi moderni” tre ingegneri sono chiamati a presentare le loro ultime opere tecno-meccaniche. Invenzioni che non solo annulleranno la scocciatura di alcuni doveri quotidiani ma addirittura elimineranno definitivamente la nozione stessa di fatica. Ma un black-out fa saltare l’impianto elettrico e così la principale fonte di energia per far funzionare la più grande opera anti-sforzi viene meno.
Toccherà agli spettatori stessi aiutare i tre inventori clown. Saremo capaci di diventare noi stessi bambini eolici, bambini solari e bambini diversamente energetici? Saremo dei carburanti alternativi?
mtr