Il primo appuntamento degli incontri a tema con grandi artisti della musica italiana al “Mulino del Po” di Rizzolo di Reana per il 2016 ha visto la partecipazione di Fiordaliso, la cantante piacentina nota negli anni 80 principalmente per il brano “non voglio mica la luna”. L’indovinata formula del “Mulino” prevede la possibilità di cenare in sala con l’artista che poi si esibirà sul palco; il 16 gennaio è stata la volta, come detto, di Marina Fiordaliso – nota appunto come “Fiordaliso” – che nell’occasione ha presentato il suo ultimo lavoro: Frikandò, 10 brani, inediti e cover (alcune mai pubblicate in lingua italiana), di cui sette scritti da Alberto Zeppieri, il produttore e autore friulano noto per le sue collaborazioni con moltissimi grandi nomi della musica italiana e internazionale.
Fiordaliso, forte delle sue 9 partecipazioni a Sanremo, è sulla scena fin dai primi anni ’80 e proprio da lì ha iniziato lo spettacolo proponendo alcuni brani dell’epoca, non suoi ma che andavano per la maggiore in quel periodo, per scaldare l’ambiente. Obiettivo subito centrato, con il pubblico in piedi davanti al palco – subito invitato a sedersi per dare modo a tutti di godere dello spettacolo – e con la cantante, accompagnata da una chitarrista che si è alternata fra strumenti acustici ed elettrici a seconda dei brani, sempre più a suo agio sul palco; molto ironica e, potremmo dire, anche irriverente, Fiordaliso ha raccontato alcuni aneddoti della sua vita musicale e privata rivelando anche dettagli appartenenti alla sua sfera personale e si è esibita con alcune cover di generi completamente diversi, ha spaziato infatti da Rita Pavone ad Aretha Franklin, dimostrando una potenza vocale fuori dal comune e una capacità interpretativa eccellente.
Non potevano mancare poi brani dall’album Frikandò; un pezzo a cui Firodaliso tiene molto è “Male”, cover del famosissimo brano spagnolo “Malo” (di Bebe), che a dispetto del ritmo allegro tratta un tema molto delicato e purtroppo sempre attuale: la violenza domestica, brano che la cantante ha eseguito con particolare trasporto.
In chiusura Fiordaliso ha eseguito un brano di un’artista alla quale era molto legata, Mia Martini; ha così interpretato “Almeno tu nell’universo”, un brano entrato di diritto nella storia della musica italiana per la sua bellezza e che Fiordaliso ha eseguito egregiamente facendo venire i brividi a più di qualcuno in sala.
Il prossimo appuntamento al Mulino è previsto per sabato 20 febbraio con Dino, artista molto in voga negli anni ’60 e ’70 nonché voce dei Kings; seguirà il 12 marzo la cena con Viola Valentino.
Notizia e foto: Dario Furlan