Nel 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven (1770 – 1827), tutti i principali teatri della regione aderiscono agli streaming della FVG Orchestra. Sui palcoscenici solisti e direttori d’eccellenza con il sostegno della Regione e della Fondazione Friuli. Alla presentazione oggi sono intervenuti anche il presidente dell’Orchestra Paolo Petiziol, il direttore artistico Claudio Mansutti, l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, e il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini
UDINE, 11 novembre 2020 –Nel 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven (1770 – 1827), tutti i principali teatri della regione aderiscono agli streaming della FVG Orchestra. Sui palcoscenici una rosa di solisti e direttori d’eccellenza con il sostegno della Regione e della Fondazione Friuli.Nel 2020 ricorre l’anniversario beethoveniano i 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven: un anniversario che non può essere dimenticato a causa di una pandemia. “Beethoven ha condizionato positivamente la musica e la sua fruizione fino ai nostri giorni, non solo per il modus compositivo, ma anche per il pensiero filosofico legato alla musica e alla diffusione della musica stessa. Simbolo di una Europa dei popoli, di una terra unita dalla cultura e guida artistica in quel periodo del mondo intero, può essere oggi da sprone per una ripartenza non solo musicale della nostra regione”.
Lo ha detto oggi a Udine il direttore artistico della Fvg Orchestra, Claudio Mansutti, illustrando in una video conferenza il progetto monotematico dedicato a Ludwig per “riempire un vuoto di suoni in presenza” grazie alla collaborazione con grandi artisti nazionali ed internazionali.
Proprio con questo obiettivo la FVG Orchestra ha ideato un progetto monotematico dedicato a Ludwig per “riempire un vuoto di suoni in presenza” grazie alla collaborazione con grandi artisti nazionali ed internazionali.Il programma di ciascun concerto sarà commentato online dall’esperto musicologo Alessio Screm.Alla presentazione in videoconferenza sono intervenuti l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, il presidente della Fvg Orchestra, Paolo Petiziol, e il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini.
Gli interventi
ll direttore artistico Claudio Mansutti ha sottolineato in apertura l’altissima qualità dei solisti e dei direttori ospiti che saranno tra i protagonisti del programma.
Il presidente della Fvg Orchestra Paolo Petiziol ha ringraziato il direttore artistico per “aver messo in piedi un programma eccellente in piena pandemia: uno spirito di iniziativa che mi ha stupito e inorgoglito come presidente”. Poi ha rivolto i doverosi ringraziamenti ai direttori artistici e ai presidenti dei principali teatri della Regione (alcuni dei quali si sono collegati brevemente per i saluti), “per aver colto al volo una grande opportunità in questo momento così complesso”. Sottolineando, inoltre, il suo affetto per tutti gli orchestrali di cui ha detto di apprezzare molto l’impegno anche in questo progetto, Petiziol ha poi affermato che per l’orchestra si augura “di fare tutto quello che sarà possibile per promuoverla nei mesi prossimi”.
Il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, ha evidenziato come questo progetto “sia la testimonianza della resistenza culturale di questa regione e anche la prova di una grande forza dell’orchestra che è in grado di rivolgersi al pubblico sempre con grandi idee innovative e con la capacità di creare rete”. Infine Morandini ha affermato che la Fondazione cerca di essere in ogni modo vicina al mondo dello spettacolo dal vivo in questo momento difficile, “che può essere però l’occasione – ha rilevato – per ripensare il sistema delle realtà culturali della nostra regione in modo nuovo, investendo nelle eccellenze che faranno da traino alla ripartenza – ha precisato – ed evitando le tante, troppe sovrapposizioni del passato e la dispersione di risorse”.
Chiusura affidata all’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, che ha voluto evidenziare come “questa iniziativa colmi un po’ il vuoto di proposte della regione nel 250° anniversario beethoveniano che avremmo dovuto celebrare meglio”. Gibelli ha espresso il suo apprezzamento per la Fvg Orchestra. “Le orchestre regionali non hanno avuto mai grande fortuna – ha detto – e io ero un po’ timorosa quando abbiamo iniziato questa nuova avventura un anno e mezzo fa circa, pensavo di potermi aspettare un decoroso galleggiamento rispetto alle precedenti esperienze e invece ho avuto una sorpresa trovandomi di fronte a musicisti davvero rigenerati”. L’assessore alla Cultura ha poi sottolineato come in questo momento sia “essenziale, benché difficile, sostenere la cultura, e anche le imprese che fanno cultura, cosa che credo siamo riusciti a fare anche per il convinto supporto del presidente della Regione, mettendo le imprese in grado di affrontare bene anche la prima parte del 2021”. Infine ha menzionato lo strumento dell’Art Bonus, fortemente voluto e sostenuto dalla Regione, e dal prossimo anno aperto anche alle Fondazioni, ha precisato Gibelli, “senza il quale sarebbe difficile per noi assicurare sostegno finanziario viste le risorse in diminuzione”. Dichiarando poi che “L’imperatore” di Beethoven è uno dei suoi concerti preferiti, l’assessore ha concluso promettendo che sicuramente si collegherà allo streaming.
Il programma dei concerti
Bellissimo il progetto artistico che prevede per il giorno 14 novembre alle ore 21 dal Politeama Rossetti di Trieste il Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra in mi bemolle maggiore, op. 73 “Imperatore” e la Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore, op. 60 con Federico Colli al pianoforte e Paolo Paroni alla direzione. Ancora Paroni, direttore ospite principale della FVG Orchestra, salirà sul podio per il secondo streaming, questa volta dal Teatro Comunale di Monfalcone il 15 novembre sempre alle ore 21. In programma Coriolano, Ouverture in do minore op. 62, “Ah, perfido!” scena ed aria per soprano ed orchestra, op. 65 con la celebre interprete Annamaria Dell’Oste e infine la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67.
Nel corso del successivo weekend, trasferimento virtuale al Teatro G. Verdi di Gorizia, dove sabato 21 novembre alle ore 21 si potrà godere il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra in do minore, op. 37 e la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 55 “Eroica”,con ilsolistaAlessandro Taverna al pianoforte per la direzione di Massimiliano Caldi. Domenica 22 novembre, dal Teatro G. Verdi di Pordenone (ore 21) ancora Beethoven con il Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra in sol maggiore, op. 58 solista il celeberrimo solista Andrea Lucchesini e, a seguire, la Sinfonia n. 7 in la maggiore, op. 92 con la direzione di Filippo Maria Bressan, uno dei pochi direttori italiani a essere sempre invitato a dirigere orchestre e compagini di massimo prestigio, quali l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice di Venezia.
L’ultima pozione di questo balsamo “toccasana”, ha annunciato il direttore artistico Mansutti, “ci verrà somministrata dal Teatro Giovanni da Udine sabato 28 novembre, sempre alle 21,e in questo caso protagonisti saranno i musicisti delTrio di Parma (Alberto Miodini al pianoforte, Ivan Rabaglia al violino, Enrico Bronzi al violoncello),che eseguirà il Triplo Concerto in do maggiore op.56 e l’Ottava Sinfonia in fa maggiore op. 93.Il Trio, invitato dalle più importanti istituzioni musicali in Italia e all’estero, ha collaborato con importanti musicisti come Vladimir Delman, Carl Melles, Anton Nanut, Bruno Giuranna, Simonide Braconi, Alessandro Carbonare, Eduard Brunner e Guglielmo Pellarin, e ha effettuato registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI e per numerose emittenti estere.