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Il Giorno Sbagliato – recensione del film di Derrick Borte con Russel Crowe

Il Giorno Sbagliato – recensione del film di Derrick Borte con Russel Crowe

Il giorno sbagliato

 

La storia raccontata da questo film ha dei punti di similitudine con il cult movie Un Giorno di Ordinaria Follia, di Joel Shumacher, con Michael Douglas, del 1993. In entrambe le pellicole un uomo raggiunge il suo punto di rottura e, dopo avere visto (anche) naufragare il proprio matrimonio, si ribella alle regole sociali, seminando panico in una città.

Entrambi i film cominciano in un ingorgo del traffico metropolitano, ma se è possibile simpatizzare per il William “Bill” Foster impersonato da Michael Douglas, è molto difficile provare empatia per Tom Cooper, il pazzo psicopatico messo in scena da Russel Crowe.

Il primo in fondo reagisce ad aggressioni esterne reali, mentre il secondo, dopo avere massacrato a martellate l’ex moglie e il suo nuovo compagno, sceglie come vittima una donna la cui unica colpa è di avere suonato con troppa veemenza il clacson a un semaforo.

Il Giorno Sbagliato: la messa in scena di una società nevrotica

Tra i due film c’è un’altra, notevole differenza: Un Giorno di Ordinaria Follia racconta la storia dal punto di vista di William, mentre Il giorno Sbagliato ci fornisce quello della vittima di Tom, la giovane Rachel Hunter (interpretata da Caren Pistorius).

Fresca di divorzio, comincia una giornata come tante altre, tuffandosi negli ingorghi stradali metropolitani per accompagnare a scuola il figlio. Bloccata nel traffico e impossibilitata a raggiungere una cliente in orario, perde anche il lavoro. Ma i guai veri devono ancora cominciare.

Bloccata a un semaforo verde dal SUV di Tom, che non parte, scarica tutte le sue frustrazioni strombazzando il clacson. L’uomo pretende le scuse, ma lei non gliele concede, scatenando nuovamente la follia omicida dell’uomo, che poche scene prima ha trucidato l’ex moglie e il suo nuovo compagno.

Il Giorno SbagliatoComincia quindi un folle inseguimento nelle strade della città, che per certi aspetti ricorda quello che accade nel  film Duel, di Steven Spielberg, del 1971, nel quale un indifeso automobilista viene aggredito da un camion mastodontico, guidato da un autista misterioso, dopo che il protagonista del film, il commesso viaggiatore David Mann, si permette di superarlo.

Certo, Duel è ambientato nel deserto, ma tra la scassata utilitaria di Rachel e il grosso SUV di Tom il rapporto di forza è apparentemente impari, come accade tra l’automobile di David e l’autocisterna assassina di Duel nel film di Spielberg.

In entrambe le pellicole sono dei gesti banali – rispettivamente una suonata di clacson di troppo e un sorpasso – a scatenare la follia nei cattivi di turno. Una situazione assurda, metafora delle nevrosi che pervade la nostra società, nella quale i rapporti interpersonali sono sempre più precari e difficili da gestire.

Russel Crowe nei panni di un cattivissimo (in sovrappeso)

Ma se in Duel il guidatore dell’autocisterna non viene mai mostrato chiaramente, tanto che la sua figura tende ad avere contorni metafisici, ne Il Giorno Sbagliato il male è concretamente personificato da Tom, che, pur avendo un vissuto personale analogo al protagonista di Un Giorno di Ordinaria Follia, si abbandona a delle crudeltà ingiustificabili.

Potrebbe semplicemente eliminare fisicamente Rachel, ma preferisce invece tenerla in vita e accanirsi contro le persone che lei ama, dimostrando una assoluta indifferenza per l’umana sofferenza e un sadismo diabolico.

Tra l’altro, dimostra di avere una competenza tecnica e una capacità di pianificazione che si fa fatica pensare possano appartenere a un uomo normale, per di più andato fuori di senno, in quanto sarebbero più consoni a un miliziano ben addestrato. Ma poco o niente ci viene dato sapere sul suo passato. E forse va bene così, anche se queste sue notevoli capacità, a mano che si evidenziano lungo la storia, fanno perdere credibilità a questo personaggio.

Va detto che l’attuale corpulenza di Russel Crowe, che ha perso completamente il physique du rôle che aveva ai tempi de Il Gladiatore, è invece consona alla figura del massacratore che impersona in questo film.

Il Giorno Sbagliato: un onesto film per gli amanti del genere

Questa pellicola forse dà il meglio di sé nella prima parte, quando il ritmo serrato degli inseguimenti nella città mantiene lo spettatore inchiodato alla poltrona.

L’incipit del film, un programma radiofonico che, mentre scorrono i titoli di testa, sottolinea le problematiche legate alla alla crescente violenza sulle strade, all’aumento dell’aggressività nella società e alla diminuzione degli effettivi delle forze dell’ordine, che hanno problemi a difendere i cittadini, sembra volere dare alla pellicola una veste morale che francamente sembra fuori luogo in un action movie, che in definitiva è un film di puro intrattenimento.

Diciamolo francamente: niente giustifica le azioni di un pazzo assassino. Né la società imperfetta nella quale vive, e men che meno un divorzio dove la moglie ha (forse) approfittato della situazione.

Al netto di qualche ingenuità nella sceneggiatura (Rachel alle volte fa delle scelte che farebbero venire voglia di prenderla a sberle, per la sua dabbenaggine), il film comunque si fa vedere volentieri, grazie anche alla bravura degli attori. A patto che lo si apprezzi per quello che è: un onesto action-movie adrenalinico.

Alessandro Marotta

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