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Antonio Latella, importante regista nel panorama italiano, torna a Udine per la stagione 34 di Teatro Contatto con “Ti regalo la mia morte, Veronika”. Con Fassbinder nel cuore, dopo “le lacrime amare di Petra von Kant”, Latella prende spunto dall’analisi dell’universo femminile fatta dal cineasta tedesco per raccontare le vicende di Veronika Voss, diva sul viale del tramonto, celebre nel periodo nazista che ora sta vivendo la sua parabola discendente da morfoinomane a causa di una dottoressa e di una infemiera senza scrupoli.
Ricordi e personaggi interpretati si affiancano e si sovrappongono nel racconto, una sorta di film nel film, dove le apparizioni e la realtà si fondono assieme per formare una “creatura” autonoma. Non a caso il palcoscenico è allestito come una sala di teatro vecchio stile con le sedie di legno e una macchina da presa che tutto osserva e riprende. Così le scimmie bianche assieme alla grande pelliccia bianca anch’essa sul fondo della scena sembrano essere la rappresentazione delle visioni dell’attrice che non riesce più a trovare il ruolo da protagonista e l’eroina stessa di cui la donna non può più fare a meno.
Spettacolare l’ultima scena dove la pelliccia bianca lascia il posto ad uno splendido albero bianco che fa cadere sul terreno i suoi frutti migliori, le protagoniste femminili dei film più famosi di Fassbinder, Martha, Maria, Emma, Elvira che attendono Veronika in una specie di piccolo eden. Molto brava Monica Piseddu che riesce a interpretare perfettamente umori, fragilità di una diva ormai agli sgoccioli della sua carriera, affiancata da validi compagni di avventura che la “accompagnano” fino alla fine del viaggio e la obbligano durante il cammino a una spietata autoanalisi.
Maria Teresa Ruotolo
