Le musiche eterne del grandissimo Ennio Morricone hanno pervaso l’aria del Teatro Nuovo Giovanni a Udine in un crescendo di note, emozioni e coinvolgimento del pubblico che è accorso in massa per la replica del Tributo a Ennio Morricone ed ha letteralmente riempito il Teatro Nuovo Giovanni da Udine per assistere al concerto dell’Ensemble Symphony Orchestra organizzato dall’Agenzia VignaPR.
La città friulana aveva già ospitato lo scorso mese di marzo il concerto dell’Ensemble Symphony Orchestra e il “tutto esaurito” di allora ha convinto la produzione a riproporre l’evento, scelta azzeccatissima che conferma quanta voglia di buona musica ci sia in regione.
L’ensemble Symphony Orchestra, composta per la maggior parte da musicisti giovanissimi, è stata impreziosita dalla presenza dall’attore Matteo Taranto, che ha prestato la voce all’introduzione dei brani eseguiti dall’orchestra, e dalla meravigliosa voce della soprano Anna Delfino. L’apertura del concerto, con tutti i musicisti perfettamente schierati sul palco e il maestro Giacomo Loprieno a dare il “la” all’orchestra, è stata affidata ad uno dei classici di Morricone: Il Buono, il brutto e il cattivo, seguito da The ecstasy of gold e Per un pugno di dollari.
Il maestro Loprieno e la sua Orchestra hanno trasportato il pubblico nei diversi scenari che i brani del grande Morricone evocano a seconda del tema interpretato, dal Western – uno dei generi più riusciti fra le sue composizioni – all’America del ‘900 o nella Sicilia del dopoguerra (questi dettagli dovrebbero far intuire facilmente a quali opere cinematografiche ci si riferisce).
Da C’era una volta il west a Nuovo Cinema Paradiso, passando per Giù la testa e On earth as it is an heaven, una sequenza di capolavori che hanno contraddistino la lunghissima e proficua carriera di Ennio Morricone. Chi mai, il bellissimo tema del film “Maddalena”, ha colpito per la molteciplità del brano dove il violino diventa solista e i legni iniziano a dialogare fra loro con i tamburi che entrano a dare ritmo alla composizione ed il sound che si trasforma quasi in latino fino a che un colpo di gong riporta alla melodica tristezza del film di Jerzy Kawalerowicz, il tutto magnificamente introdotto da Matteo Taranto che ha riproposto e splendidamente interpretato la predica del parroco accorata e infervorata quanto nel film.
Il concerto è stato caratterizzato dagli interventi vocali della soprano Anna Delfino, la cui voce cristallina non ha mai sovrastato gli strumenti ma bensì li ha accompagnati in un’unica composizione perfettamente amalgamata, e dal violino di Attila Simon (reputato fra i migliori violinisti al mondo) esibitosi in un assolo che ha incantato il pubblico. Citiamo anche il trombettista Stefano Benedetti e Fernando Vietti al violoncello, determninanti e applauditissimi nelle parti a loro assegnate ma senza dimenticare i “gregari” ovvero il resto dell’orchestra, anch’essi fondamentali nel contribuire a rendere magica la serata.
Da un brano all’altro, dicevamo, in un mix di stili e generi diversi ma accomunati dalla geniale vena creativa di Morricone che hanno portato il pubblico verso il finale con La Califfa e la trascinante Metti una sera a cena a chiudere il concerto, accompagnata dal pubblico che ne ha scandito il tempo con il battito delle mani mentre i componenti dell’Ensemble Symphony Orchestra abbandonavano il palco ad uno ad uno fino a lasciarlo vuoto, fra gli scoscianti applausi di tutto il teatro.
Nuovamente tutta sul palco, l’Orchestra ha salutato il pubblico ricambiata da un lungo ed entusiasta applauso a suggello di una serata indimenticabile.
La scaletta:
Il buono, il brutto e il cattivo
The ecstasy of gold
Per un pugno di dollari
Come una sentenza
C’era una volta il west
Giù la testa
Chi mai
I knew I loved you
Gabriel’s oboe
On earth as it is an heaven
Nuovo cinema paradiso
Love affair
Hateful height ouverture
L’ultima diligenza di Red Rock
Nocturne with no moon
900’ theme
Bis:
La Califfa
Metti una sera a cena
Servizio e foto: Dario Furlan