Sono addirittura 18 i titoli della stagione 2015-2016 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, annunciati in anteprima nel corso della conferenza stampa che – come di consueto – il presidente dello Stabile regionale Miloš Budin e il direttore Franco Però hanno tenuto al Politeama Rossetti mercoledì 22 luglio.Un appuntamento ormai tradizionale, per tracciare il bilancio della stagione in via di conclusione e guardare con curiosità al nuovo cartellone che si inaugurerà ad ottobre. Un appuntamento che quest’anno, in realtà, arriva in un momento fervido di attività, a giudicare dalle prove di Scandalo di Arthur Schnitzler – la nuova produzione con Stefania Rocca, Franco Castellano e la Compagnia Stabile, diretta da Franco Però, ormai vicinissima al debutto nazionale al Mittelfest (sarà in scena al Teatro Ristori domenica 26 luglio) – e dalla programmazione al Museo De Henriquez, un vero cartellone estivo creato in collaborazione con il Comune di Trieste, che prevede spettacoli in quella suggestiva cornice, ogni venerdì e sabato d’estate…Ma il lavoro – hanno sottolineato Presidente e direttore del Teatro – è proseguito a gran ritmo, come sul palcoscenico, anche negli uffici e la nuova stagione è già in gran parte tracciata, tanto che se ne possono anticipare titoli e linee molto significativi.Una stagione 2015-2016, quindi, che il direttore Franco Però, vuole ricca e di alta qualità, versatile come il pubblico regionale ama, e attenta a impreziosire l’ambito della prosa e dell’attività di produzione che si avvarrà dell’apporto della Compagnia Stabile del Teatro, importante strumento e modello di creazione e sperimentazione anche nell’ottica della generale evoluzione del panorama teatrale italiano.Una stagione che esprimerà l’identità del Teatro, della sua cultura e del suo territorio, incastonato fra l’Europa e il Mediterraneo: dimensioni con cui lo Stabile dialogherà, attraverso collaborazioni, scambi, messinscene di testi, autori, contenuti che ci racconteranno di questi mondi…Ritroveremo tutto ciò nel cartellone di Prosa, nelle sue produzioni e ospitalità fra il classico e il contemporaneo, come nella nuova e importante proposta internazionale.Importante come la presenza-evento del Globe Theatre di Londra che sarà a Trieste – unica città in Italia – con Hamlet di William Shakespeare, per la regia di Dominic Dromgoole e Bill Buckhurst e con la compagnia del grande teatro londinese. È particolarmente prestigioso per il Teatro Stabile ospitare Hamlet (recitato in lingua originale con i sopratitoli in italiano, e lodato da tutta la stampa internazionale, dal New York Times a Die Presse, dal Daily Telegraph a La Jornada) poiché si tratta dell’iniziativa che il Globe dedica al 450° anniversario della nascita di Shakespeare. Il 23 aprile 2014 la compagnia ha iniziato un tour mondiale che in due anni tocca 205 nazioni in tutto il mondo e viene rappresentata in solo una città per ogni Stato: per l’Italia, Hamlet sarà in scena a Trieste.A completare questa parentesi (che si affiancherà all’abbonamento tradizionale) dedicata alla prosa in lingua originale, agli allestimenti teatrali così come si vedono all’estero, saranno un’interessante allestimento dello shakespeariano Il mercante di Venezia prodotto dal Drama di Lubiana, diretto da Eduard Miler e interpretato da un cast eccellente in cui spicca la star del teatro sloveno Igor Samobor (che sarà Shylock): lo spettacolo arriva al Rossetti in collaborazione con il Teatro Stabile Sloveno di Trieste. Infine ascolteremo in tedesco (sempre naturalmente sopratitolato) un autore contemporaneo austriaco, provocatorio e originale… si tratta di Peter Handke, di cui sarà in scena Autodiffamazione/Selbstbezichtigung con Lea Barletti e Werner Waas che ne firma anche la regia e con le musiche di Harald Wissler.L’indagine nel teatro europeo fra presente e passato, proseguirà nel cartellone tradizionale di Prosa, con titoli come Molière: la recita di Versailles riscrittura della commedia metateatrale di Molière concepita da uno dei più incisivi autori del panorama italiano, Stefano Massini assieme a Paolo Rossi, che ne sarà anche protagonista e a Giampiero Solari che ne firmerà la regia. Tre nomi che sono garanzia di uno spettacolo divertente ed elegante.Commedia gustosa, capace di far ridere ma anche dicommuovere e accarezzare temi profondi sarà poi Calendar Girls che nasce dalla sapiente penna di Tim Firth che è stato anche sceneggiatore del pluripremiato omonimo film. Regia femminile – della brava Cristina Pezzoli – per questa storia ispirata a una vicenda realmente accaduta nell’Inghilterra degli anni Novanta, ed un cast strepitoso che unisce sulla scena Angela Finocchiaro e Laura Curino, l’attesissima Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro e Titino Carrara, Elsa Bossi, Marco Brinzi, Noemi Parron.
Se guardiamo poi agli spettacoli di produzione, nel cartellone di prosa apprezzeremo il già citato Scandalo, nella sottile e presaga scrittura del viennese Schnitzler, autore di primo Novecento capace di intuire le inquietudini più attuali: in questo dramma analizza la paura e la reazione difensiva che una famiglia borghese (ma anche la società odierna) mette in atto davanti a un elemento estraneo, che qui ha il fragile profilo di una giovane amata segretamente dal figlio. A Stefania Rocca e Franco Castellano l’onore di inaugurare, a fine ottobre, la stagione 2015-2016 con il lavoro firmato da Franco Però.Ha ottenuto un ottimo successo al Festival di Asti lo scorso 29 giugno ed ha visto la Compagnia Stabile (Filippo Borghi, Adriano Braidotti, Francesca De Benedittis, Ester Galazzi, Andrea Germani, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Maria Grazia Plos) perfettamente in sintonia per la prima volta su un palcoscenico nazionale, Rosso Venerdì di Roberto Cavosi. Una “Passione” contemporanea che racconta attraverso un’affascinante composizione drammaturgica tanti piccoli calvari quotidiani: le dona sostanza teatrale la regia visionaria e densa di senso di Igor Pison.Una novità – ancora con la Compagnia Stabile (e qualche nome ospite ancora in via di definizione) – sarà anche La cena da Ferenc Molnar, commedia sottile sulle ipocrisie sociali che denuncia e diverte, e che la regia di Fausto Paravidino renderà ancora più tagliente.La stagione 2015-2016 dedicherà poi un omaggio a Pier Paolo Pasolini, nel quarantennale della morte: afferisce a tale linea la coproduzione di Porcile che vede lo Stabile collaborare con il Teatro Metastasio di Prato. L’allestimento ha debuttato al Festival di Spoleto con deciso successo, e vanta la regia di Valerio Binasco. Nello stesso periodo verrà riproposta al Politeama Rossetti in un’unica serata anche Una giovinezza enormemente giovane di Gianni Borgna, poetico spettacolo pasoliniano che porta la splendida prova d’attore di Roberto Herlitzka diretto da Calenda: anche questa una produzione acclamata, ripresa per la terza stagione consecutiva.E ripresa per la tournée dopo il successi ottenuti negli ultimi due anni, non poteva mancare dal palcoscenico del Politeama nemmeno Magazzino 18, che vedrà Simone Cristicchi addentrarsi nella storia dell’esodo giuliano dalmata.Nell’ambito della prosa proseguirà anche la collaborazione fra lo Stabile regionale e lo Stabile sloveno, già premiata dal pubblico e dalla critica per il progetto di Trieste una città in guerra/Trst, mesto v vojni: nel 2015-2016 i due teatri intraprenderanno uno scambio di spazi e inviteranno gli spettatori a seguire tale dinamismo. Il palcoscenico del Teatro Sloveno ospiterà lo spettacolo in lingua italiana Quai Ouest – approdo di ponente di Bernard Marie Koltes, con Paolo Graziosi, come sarà invece il Politeama aospitare il già citato Mercante di Venezia in sloveno.
Del cartellone altripercorsi – da sempre dedicato al teatro contemporaneo – si svela ancora poco in questo “assaggio estivo”: uno spettacolo di produzione, Tre alberghi dell’americano Jon Robin Baitz parte da un’indagine nei dilemmi di una coppia, per affrontare temi universali, dall’impegno per il Terzo Mondo, al consumismo, allo spietato carrierismo… Diretti da Serena Sinigaglia, daranno vita ai due protagonisti Maria Grazia Plos e Francesco Migliaccio.Fra le ospitalità spicca invece Hanno tutti ragione di Paolo Sorrentino: lo sceneggiatore e regista de La grande bellezza arriva alla scena grazie all’eclettica prova d’attrice di Iaia Forte che interpreta Tony Pagoda, cantante incline agli eccessi che si racconta durante il concerto più importante della sua vita.Per il cartellone Musical & eventi internazionali ecco il titolo di uno degli spettacoli più amati del panorama del musical: Billy Elliot con le musiche di Elton John e nell’allestimento firmato da Massimo Romeo Piparo. Le emozioni che ha regalato il famoso film di Stephen Daldry si moltiplicano e si accendono ancor più sul palcoscenico, come dimostra la fortuna che questo show ha nel mondo ecome conferma l’esito che ha ottenuto la prima tranche di repliche al Teatro Sistina: complice una messinscena ricca e funzionale, un cast accurato, coreografie di grande effetto e una storia che stringe un duro affresco sociale (l’Inghilterra dei minatori in contrasto con la Tatcher) al profilo coraggioso di un ragazzino che ama la danza. A Trieste sarà interpretato da Alessandro Frola: quattordici anni e un curriculum da piccola étoile, occhi chiari, sguardo timido e doti straordinarie che lo hanno fatto brillare fra centinaia di aspiranti al ruolo.
Fuori abbonamento – ma con particolari facilitazioni per gli abbonati allo Stabile – ritorna poi MAMMA MIA con le trascinanti musiche degli ABBA: storia romantica e irresistibile, coreografie e sorprese inarrestabili, lo spettacolo – dopo 6 anni dall’esordio a Trieste – invaderà il Politeama con l’energia e la perfezione di un allestimento originale che arriva direttamente dal West End.Infine la Danza: per gli appassionati del genere si sta fissando un’ottima programmazione, che culminerà – come nel 2015 – nel festival TSDanza 0.2. Ad aprire il cartellone sarà un vero mito della scena, un’icona che ha rivoluzionato il linguaggio del corpo nell’ultimo secolo, ed i cui lavori sono ormai entrati nella storia dello spettacolo: Lindsay Kemp con Kemp Dances.Ospite dello Stabile solo una volta, nel 1992, Kamp propone una serie di nuove creazioni frammiste ad alcuni dei suoi ‘pezzi classici’ ricreati e rivissuti oggi. Un mosaico spettacolare e coinvolgente di personaggi e racconti fantastici, sostenuti da un potente mix eclettico di musiche e da illuminazioni che suscitano irreali visioni. Ogni suo spettacolo è magia, poesia che trascende l’immaginazione: accadrà anche in questa occasione, quando lo vedremo in un’onirica identificazione melodrammatica con Violetta e Callas in Ricordi di una Traviata, nella semplicità estrema ma profonda di Il Fiore, o in un viaggio dentro la pazzia mistica del leggendario ballerino de Les Ballets Russes, Nijinsky.Completamente volto alla contemporaneità dei linguaggi coreografici come della tecnologia sarà invece Pixel, sorprendente incontro fra l’energia e il virtuosismo della danza hip-hop e la bellezza dell’illusione di un mondo virtuale, fatto di sintesi numeriche e immagini elettroniche, liriche e coinvolgenti in 3D. Un mondo tutto da scoprire per il pubblico ma anche per la straordinaria compagnia Käfig, diretta dal coreografo Mourad Merzouki, che meriterà tutta la nostra meraviglia.