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L’hard rock degli Airbourne ha acceso l’estate musicale di Lignano

L’hard rock degli Airbourne ha acceso l’estate musicale di Lignano

Forse non saranno proprio gli eredi degli AC/DC, come vengono solitamente presentati in occasione delle loro tournée (e dai quali traggono comunque ispirazione) ma il carattere e la grinta per sfondare nel mondo dell’hard rock non difettano agli AIRBOURNE, la band australiana vista l’altra sera a Lignano Sabbiadoro nell’unica data italiana del tour 2017. L’evento, organizzato da Lignano Sabbiadoro e Zenit srl, in collaborazione con la Regione Friuli Vg, l’Agenzia PromoTurismoFVG e Vertigo, è solo uno della variegata proposta che colorerà in musica l’estate friulana della cittadina balneare.

Il concerto si è tenuto all’Arena Alpe Adria di Lignano ed è stato connotato dai rigorosi controlli di sicurezza posti in atto a seguito dei recenti avvenimenti di cronaca riguardanti gli eventi di grandi dimensioni, ai quali gli spettatori si sono sottoposti di buon grado .

Hanno aperto il concerto, in perfetto orario, i friulani Fake Idols che con una esibizione molto energica hanno “riscaldato” il pubblico in attesa degli headliner della serata. Una prestazione molto convincente di questa band che non ha nulla da invidiare ad altre più blasonate, fra l’altro l’ultimo album “Witness” può vantare la collaborazione di Phil Campbell (Motörhead) in “Mad Fall” e di Davide “Damna” Moras (Elvenking, Hell In The Club) in “The City’s Burning”.

Foto di gruppo per i Fake Idols al termine del concerto

 

Cambio del palco e si inizia con i tanto attesi Airbourne che per quanto interessanti nella produzione in studio danno ovviamente il meglio dal vivo: con uno scatenato Joel O’Keeffe – il carismatico frontman della band – che a torso nudo salta da una parte all’altra del palco e con una serie di brani “tirati” al punto giusto, gli Airbourne riescono a coinvolgere il pubblico e a farlo saltare e ballare dall’inizio alla fine della loro esibizione. Brani all’insegna del divertimento, del fare casino e del bere birra (ne scorrerà a fiumi sul palco.…), spesso con richiami alla fuga dalla realtà, insomma: dello stare bene in compagnia senza pensare troppo alle difficoltà della vita.

 

Il gruppo, Joel O’Keeffe (voce, chitarra solista), Harri Harrison (chitarra ritmica),  Justin Street (basso) e Ryan O’Keeffe (batteria), ha oramai all’attivo 4 album e da “Breakin’ Outta Hel” – ‘l’ultimo lavoro della band – sono stati tratti alcuni brani che insieme ad altre hit dei tre album precedenti hanno composto la scaletta della serata.

Non sono quindi mancati pezzi come Ready to Rock, Too much, too young, too fast, It’ All for Rock’ n’ Roll (in omaggio a Lemmy Kilmister), Breakin Outta Hell, Runnin’ Wild  e altri ancora che, come detto, hanno infiammato il pubblico; a proposito di pubblico bisogna evidenziare la notevole presenza del gentil sesso all’Arena a dispetto dello stereotipo che la musica hard rock e heavy metal sia solo roba per uomini duri.

Dicevamo della birra – che di fatto è il quinto elemento della band – con Joel che si recava spesso a prenderne alcune lattine da un frigo portatile e le apriva annaffiando le prime file e facendone omaggio a chi fra il pubblico riusciva a prenderle al volo; sempre Joel, ad un certo punto del concerto, ha fatto un incursione fra il pubblico sulle spalle di un roadie suonando la chitarra e aprendo l’immancabile lattina di birra con la quale si è divertito a bagnare chi era a tiro.

 

Non è però certo la birra il punto forte della band ma bensì la musica e lo spettacolo che il gruppo affiatato e compatto riesce ad offrire nelle esibizioni dal vivo: trascinanti e coinvolgenti, con riff di chitarre adrenalinici e ritornelli martellanti sparati da un palco contraddistinto da un muro di Marshall, gli Airbourne sanno quali leve spingere per sprigionare energia allo stato puro; mancherebbe alla band – a giudizio di chi scrive – un brano con un riff di chitarra o un refrain originale e orecchiabile quel tanto per spiccare il salto di qualità nell’olimpo delle grandi star, già così però gli Airbourne hanno il loro seguito di fedelissimi, come constatato a Lignano (le targhe delle vetture all’esterno dell’Arena testimoniavano la provenienza del pubblico arrivato anche da oltre confine) e si divertono e fanno divertire facendo quello che meglio gli riesce: del buon hard rock vecchia maniera.

Lignano si conferma dunque capitale della musica estiva, il prossimo irrinunciabile appuntamento per gli amanti della musica un po’ “tosta” è previsto per il 4 agosto con i californiani THE OFFSPRING allo Stadio Teghil, mentre per chi ama qualcosa di meno pesante Francesco Gabbani si esibirà il 7 luglio all’Arena Alpe Adria, preceduto  il 5 luglio da Steve Hachett, il mitico chitarrista dei Genesis, alla Beach Arena.

Tutte le info sul sito di Azalea al link http://www.azalea.it/

Recensione e foto: Dario Furlan

(un ringraziamento particolare a Ricky Modena per la collaborazione)

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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