Gli Artisti Associati di Gorizia, continuano saggiamente a proporre una panoramica sul mondo dell’Operetta, genere molto seguito e amato in Regione. Ieri sera ho potuto seguire la famosissima “Cin Cin Là”, nell’allestimento della “Compagnia Italiana di Operette”. La storia , caratteristica comune a molte trame, si avvale di molti qui pro quo, di mezze verità che danno tutte le occasioni di sorriso e divertimento. Personalmente le trovo spesso rasentare l’assurdo ma….non facciamoci troppe domande e sorridiamo anche noi!
La prima rappresentazione fu nel dicembre 1925,al teatro”Del Verme” di Milano, su libretto e musiche di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato.
La timida principessa Myosotis sta per sposarsi ma è triste perchè deve abbandonare i sogni e i giochi della fanciullezza. E anche il principe Ciclamino, suo promesso sposo, è triste per gli stessi motivi. Proprio in quei giorni giunge a Macao la bella Cin Ci Là, attrice cinematografica francese, assieme a Petit Gris il suo accompagnatore ufficiale, innamorato cotto di lei. Il Mandarino di Macao Fonky, padre della principessa Myosotis, decide di affidare i due giovani alle esperte cure di Cin Ci Là. La bella attrice prende a cuore la cosa e si dedica con particolare interesse all’emancipazione del principe Ciclamino. Petis Gris viene colto da un furibondo attacco di gelosia e per vendicarsi rivolge le proprie attenzioni alla principessa. Accade così che il principe Ciclamino s’innamora di Cin Ci Là e la vuole sposare. Ma l’attrice saggiamente gli spiega che lei non vuole contrarre nessun legame duraturo. Del resto la principessa Myosotis è ora disposta a lasciare le sue bambole e i suoi sogni e a convolare a giuste nozze con Ciclamino.Ecco, quello che non “torna” è la profusione di bodies a mò di guepierres e persino una coreografia in pieno stile burlesque che, credo, poco se non nulla c’entri con l’operetta, l’ambientazione e il mestiere di attrice della protagonista Cin Cin Là. Osservando precedenti allestimenti della stessa in video, ho potuto notare che la Compagnia non ha sempre scelto questa connotazione da Rivista, pur offrendosi con costumi sempre ben curati sia nella scelta di stoffe che di fattura. Quindi? Si cavalca l’onda della tv con la moda del burlesque che , a tratti, riaffiora qua e là sullo schermo? Mah, sinceramente le ballerine non erano adatte a questo tipo di esibizione; va detto però che atteggiamenti e linee sono rimaste eleganti e sobrie, anche nelle semplici coreografie per le sei interpreti in cui si è vista l’impostazione classica pregressa. Piacevoli tutti gli attori: Gianfranco Teodoro nella parte del falso Eunuco Blum e , nella parte di Petit gris, Umberto Scida-anche regista della Compagnia- che ha cercato di coinvolgere un pubblico un po’ timido ma attento (quasi tutto esaurito il teatro) con un coro sulla famosissima aria che dà il titolo allo spettacolo.La Compagnia Italiana di Operette , con grandi cambi di costumi (soprattutto per la protagonista Elena D’Angelo alias Cin Cin Là), belle luci e buon canto dà la possibilità di passare un paio d’ore in leggerezza. Elena D’angelo è molto elegante e gradevole. Bella la voce di Afra Morganti/ Myosotis e impacciato e ingenuo – come si conviene al personaggio- il Ciclamino di Massimiliano Costantino.
Cynthia Gangi