Il compito di inaugurare l’ottava edizione de Gli Occhi dell’Africa spetta a Cristina Savi, Donna Maior 2014, giornalista e autrice del libro “Africa da morire”, che presenterà a Cinemazero lunedì 10 novembre alle 20.45. Edito per la collana I Quaderni del Menocchio, il libro, nato dopo il primo viaggio dell’autrice in Africa, nel 2004, racconta trenta giorni in missione sugli altopiani del Kenya e nella capitale, Nairobi, fra i malati di Aids, gli orfanotrofi, i ragazzi di strada, la bellezza sfolgorante della natura e l’allegria della gente, nonostante tutto. Un mese in
“equilibrio” fra povertà e speranza.
Ma la rassegna – promossa da Caritas della Diocesi di Concordia-Pordenone, Cinemazero e l’Altrametà, con il contributo del Comune di Pordenone e dell’Amministrazione Provinciale e la partecipazione dell’associazione UNASp/ACLI (Unione Nazionale Arte e Spettacolo) – proporrà anche tre premiatissimi corto-mediometraggi, ribadendo la sua primaria vocazione cinematografica.
“Afronauts” della ghanese Frances Bodomo, presentato in anteprima mondiale nella selezione ufficiale dell’ultima edizione del Sundance Film Festival, per continuare il giro dei festival fino alla Berlinale 2014, e si ispira al tentativo surreale fatto nel 1964 dallo Zambia di portare il primo astronauta sulla Luna. Di Julia Dahr – regista, produttrice e attivista nelle organizzazioni non governative ambientaliste e di sviluppo – ci sarà “Wind of Change”. Autrice dalla formazione ibrida, si pone come obiettivo la realizzazione di film che possano suscitare consapevolezza e azione per un mondo più giusto e coscienzioso e con questo esordio ha saputo raggiunge i riflettori della scena internazionale. Chiude la serata “Les trois vérités” degli algerini Louisa Beskri & Adehan Wakili, la storia del giovane Kossi, figlio di un venditore ambulante, che viene mandato dal padre morente, come sua ultima volontà, a liquidare i creditori. Non rimarrà quindi nulla per Kossi in eredità, ma il padre promette che al ritorno dalla missione gli svelerà 3 verità importanti, che valgono più di tutto l’oro del mondo. Quest’opera è uno degli episodi della serie Papa Nzenu racconta l’Africa, composto da 52 corti d’animazione, che narrano una storia appartenente alla tradizione di un paese africano ed è diretto da un giovane regista del paese di origine a cui la storia appartiene.
Ingresso 3 euro.