Grandissimo spettacolo ieri sera a Cervignano del Friuli per il Festival Onde Mediterranee, promosso da Euritmica. Dopo Samuel dei Subsonica e Niccolò Fabi, è arrivato il momento di Max Gazzè, uno degli artisti italiani più amati, grazie anche alla sua poliedricità.
Prima dell’inizio del concerto i genitori di Giulio Regeni, accompagnati dal sindaco di Cervignano Gianluigi Savini, hanno invitato ancora una volta il pubblico e le istituzioni a battersi con ogni mezzo possibile per avere la Verità sulla morte del giovane ragazzo friulano; il messaggio sposato anche dagli artisti del Festival è stato chiaro: non bisogna dimenticare e bisogna lottare per avere la Verità.
Max Gazzè, un artista caleidoscopico che ha dedicato la sua vita alla musica, proponendo sempre nuovi progetti artistici, ha catapultato i moltissimi avventori in una dimensione elettronico/sinfonica magistralmente coadiuvata dagli splendidi giochi di luce del palco. Ad accompagnare il suo estro sei fenomenali maestri di musica: alle chitarre Giorgio Baldi e Francesco De Nigris, Dedo alla chitarra acustica e trombone, Cristiano Micalizzi alla batteria e Clemente Ferrari alle tastiere, Arnaldo Vacca alle percussioni (musicista in “Alchemaya”). Il cantante romano ha animato la serata attraverso tutti i suoi grandi brani, molto differenti tra loro, che spaziano dal romantico all’ironico e che hanno un sound difficilmente catalogabile in quanto passa dal Rock/Blues all’acid Jazz e al pop. La musica è andata avanti con ritmo per due ore e mezza e non sono mancati splendidi momenti di pura improvvisazione da parte dei maestri, incantando la folla in delirio. Tra i grandi successi proposti non sono mancati Una musica può fare, La favola di Adamo ed Eva, Mentre dormi e la recentissima e adrenalinica La vita com’è.
Il concerto di Max Gazzè è stato un vortice di emozioni, di spettacolo e di passione. Una vera perla regalata al Friuli, che sta diventando sempre più terra di approdo dei più grandi artisti nazionali e internazionali.
Carlo Liotti