Uno straordinario Elio, nella doppia vesta di narratore e baritono, sarà protagonista mercoledì 3 aprile alle 20.45 de Il flauto magico, nell’ultimo appuntamento del cartellone di Musica e balletto della stagione artistica 2018/2019 del Teatro Verdi di Gorizia. Insieme e lui, il soprano Scilla Cristiano e l’Oboe Quartet dei Berliner Philharmoniker (Christoph Hartmann – oboe, Luiz Coelho – violino, Walter Küssner – viola, Clemens Weigel – violoncello). La produzione Reggio Iniziative Culturali è un originale e divertente progetto di rilettura de “Il Flauto Magico”, singspiel in due atti musicato da Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto di Emanuel Schikaneder. Elio darà vita a una rielaborazione de “Il Flauto Magico” di Vivian Lamarque intrecciata a parti del libretto originale, dando voce ai differenti personaggi e interpretando anche vocalmente la celebre aria e i duetti del buffo uccellatore Papageno. Il tutto con la presenza costante della musica eseguita, nella trascrizione di F.J. Rosinack per oboe, violino, viola e violoncello, appunto dall’Oboe Quartet e dal soprano. Lo spettacolo sarà preceduto alle 18 di martedì da un approfondimento della rassegna “Incontri al Verdi”, a cura di Rita De Luca dell’Ute di Gorizia. I biglietti per la stagione artistica del Verdi sono in vendita online sul circuito Vivaticket e nel botteghino del Teatro Verdi, in corso Italia, aperto da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19 e sabato dalle 10.30 alle 12.30 (tel. 0481/383602).
Come racconta Cristoph Hartmann dell’Oboe Quartet: “Ho trovato un microfilm con gli arrangiamenti di Franz Joseph Rosinack, oboista boemo contemporaneo di Mozart, tra i quali c’era anche questa bella versione per quartetto d’oboe del Flauto Magico. Ho chiesto ai colleghi, abbiamo provato, funzionava bene. Ho pensato che sarebbe stato bello trovare una cantante e un attore-cantante che ne interpretasse una versione recitata. E così mi hanno fatto conoscere Elio”. Una proposta che è stata accolta con entusiasmo dal cantante e musicista: “L’errore, quando si entra nel “classico” è che ci si irrigidisce tutti, dimenticandosi che i compositori di queste opere le hanno scritte a vent’anni ed erano tutt’altro che rigidi. La musica classica raggiunge livelli di qualità raramente toccati in altri generi musicali, ma soffre moltissimo per la forma e il modo con cui viene presentata. Bisogna tornare invece a invogliare in primis i bambini a “frequentare” la classica. La mia speranza è che tra il pubblico ci siano innanzitutto bimbi, perché da loro si ottengono le reazioni più genuine. E poi sarà che io rido per le stesse battute che fanno ridere loro. Sempre con l’intento di abbattere queste barriere culturali, ho accettato di fare questo spettacolo insieme a Scilla, Christoph e i Berliner Philharmoniker”.
L’Ensemble Berlin è nata nel 1999 per iniziativa dell’oboista Christoph Hartmann, oboe solista dei Berliner Philharmoniker, e di un gruppo di solisti della grande orchestra tedesca. Il debutto avviene in occasione del Landsberger Sommermusiken, un festival musicale estivo creato e diretto a tutt’oggi dagli stessi musicisti dell’ensemble e che ospita regolarmente alcune fra le migliori formazioni cameristiche tedesche ed europee. Dopo il grande successo di pubblico e di critica, i musicisti della Filarmonica di Berlino hanno deciso di esibirsi come Ensemble Berlin anche al di fuori della loro rassegna. Così, dal 1999 a oggi, l’ensemble ha effettuato numerosi concerti, esibendosi nei più importanti festival e sale da concerto d’Europa. L’Ensemble Berlin è una formazione aperta e flessibile che può includere archi, fiati e talvolta il pianoforte, fino a contemplare numerose altre possibilità d’assieme strumentali, espressioni del vasto repertorio cameristico dal periodo classico in poi. Il repertorio del gruppo, vista la duttilità e l’eccellenza tecnica dei musicisti, è quanto di più aperto si possa immaginare e prevede, oltre al repertorio cameristico classico e alla musica del periodo barocco, l’esecuzione di adattamenti musicali, pot-pourris strumentali, romanze da salotto, divertissements ottocenteschi su temi tratti dall’opera, ricongiungendosi direttamente, in questo modo, alla fiorente e ricca tradizione dell’opera da salotto affermatasi nel XIX secolo.
Scilla Cristiano ha studiato pianoforte e si è diplomata in canto al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, con il massimo dei voti. Si è perfezionata con i Maestri Gloria Banditelli, William Matteuzzi, Ildebrando D’Arcangelo, Claudio Desderi, Giulio Liguori, Nazzareno Antinori e Anna Di Gennaro. Ha frequentato l’Accademia Rossiniana di Pesaro diretta da Alberto Zedda e l’Accademia di Alto Perfezionamento del Festival Pucciniano di Torre del Lago. Ha avuto diversi riconoscimenti in concorsi lirici internazionali ed è stata diretta da Maestri di fama mondiale tra i quali Gustav Kuhn, Riccardo Chailly, Kazushi Ono e Donato Renzetti. Scilla Cristiano è inoltre raffinata interprete nel repertorio sacro, cameristico, liederistico e da concerto.