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MICROFESTIVAL: DAL 7 ALL’11 AGOSTO IL FESTIVAL ITINERANTE PER RACCONTARE E DARE VOCE AI TERRITORI DEL PAESAGGIO MONTANO DI CONFINE

MICROFESTIVAL: DAL 7 ALL’11 AGOSTO IL FESTIVAL ITINERANTE PER RACCONTARE E DARE VOCE AI TERRITORI DEL PAESAGGIO MONTANO DI CONFINE

Dal 7 all’11 agosto 2018 il festival più piccolo che c’è

Parte la seconda tournèe di Microfestival:

tutti ‘a bordo’ dell’Ape e via sui monti del Friuli

festival itinerante transfrontaliero
di arte performativa relazionale
 
TEATRO, MUSICA, ILLUSTRAZIONE, DANZA, PERFORMANCE, CIRCO, VIDEO E SCENOGRAFIA:
 
24 ARTISTI DALL’ ITALIA, CANADA, SLOVENIA E CILE IN 5 LOCALITÀ ALPINE.
 
UNA CAROVANA ANIMATA DA ARTISTI E ABITANTI
PER RACCONTARE E DARE VOCE
AI TERRITORI DEL PAESAGGIO MONTANO DI CONFINE
DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
 
Ingresso gratuito

FRIULI – Ci siamo quasi. L’ape Piaggio di Microfestival è pronta a partire per il suo secondo viaggio (le tappe saranno Drenchia, Taipana, Lusevera, Dordolla, Prato Carnico, dal 7 all’11 agosto 2018). “’A bordo’ ci saranno “24 artisti di diversa provenienza geografica e con diverse competenze”, come spiega il direttore artistico del progetto itinerante, Andrea Collavino. Ci saranno “attori, performers, circensi, illustratori, musicisti. Diversi hanno competenze trasversali” perché l’idea che sta alla base di Microfestival (una kermesse che come dice il suo nome è orgogliosamente e volutamente Micro!) è quella della “contaminazione. È questa, dunque, una delle parole chiave che guiderà il lavoro artistico. Una contaminazione, non solo fra i 24 artisti e i loro diversi stili, poetiche, modi di lavorare, ma soprattutto con i luoghi e i loro abitanti. È una sfida pionieristica in tutti i sensi, – ha sottolineato il direttore artistico – perché non è un festival in cui si presentano lavori già pronti, ma un laboratorio itinerante (la residenza comincerà il 31 luglio per concludersi il 5 agosto) in cui si cercherà di raccontare il proprio rapporto con il luogo. Per questa ragione – ha concluso – abbiamo chiesto che anche le persone del luogo fossero coinvolte nei singoli ‘corti’, nelle forme più disparate (musicisti, cantanti, narratori, attori, testimoni…)”.

E’ stata presentata a Udine la nuova edizione di Microfestival. A presentare il nuovo appuntamento estivo del “Festival più piccolo che c’è” Andrea Collavino, che si è occupato della supervisione artistica e Matteo Carli, del Gruppo ZeroIdee.

MA COS’E’ DAVVERO MICROFESTIVAL? – Questo Festival è un laboratorio di arti performative e relazionali, una tournèe in piena regola che racconta e dà voce ai territori del paesaggio montano di confine della regione Friuli Venezia Giulia. Proprio quei luoghi che spesso sono avvolti da un’aura magica ma che – troppo distanti, troppo piccoli, troppo difficili da raggiungere, così almeno in molti sostengono – non vengono considerati come location adatte a ospitare cultura e arte. Microfestival ribalta completamente la prospettiva e cerca la sua identità proprio nella scala minuta e quotidiana di piccoli paesi montani raramente interessati da progettualità culturali sperimentali. Luoghi ai margini dove più che in altre aree la multiculturalità ha giocato e gioca un ruolo identitario fondamentale, zone di frontiera e di passaggio, superfici di contatto fra identità culturali e linguistiche differenti. Gli eventi-spettacolo saranno un’esperienza fortemente relazionale e creativa che darà nuova vita luoghi suggestivi come il teatrino, la scuola chiusa, il bar, la stalla. Queste “microlocation” romperanno il classico rapporto spettatore-attore e permetteranno di sperimentare una pratica collettiva con la gente, fra la gente. Gli artisti coinvolti svilupperanno un progetto direttamente connesso ai luoghi e alle persone incontrate e avranno modo di rappresentarlo in contesti fortemente suggestivi e caratteristici. Le geografie fisiche e umane di ogni paese saranno così il canovaccio attorno al quale costruire ogni spettacolo, che offrirà al pubblico un nuovo punto di vista sul territorio montano di confine promuovendo un’attrattività connessa alla riscoperta di valori culturali, antropologici e ambientali.

NUMERI – Un lavoro che quest’anno (siamo alla seconda edizione estiva, oltre a quella invernale) avrà come tema i Numeri, che “saranno un punto di partenza per il lavoro di tutti – ha spiegato Collavino – , un’ispirazione che potrà essere più o meno riconoscibile nelle performances presentate”. Tutti gli spettacoli proposti saranno originali e potranno ispirare nuovi progetti e lavori futuri, gettando nel contempo le basi per le prossime edizioni del festival.

LE SERATE – Ogni sera, dunque, un banditore, a bordo dell’Ape Piaggio, arriverà alla location stabilita e ‘presenterà’ il Festival. Più tardi l’Ape diverrà palcoscenico e utilizzata alla fine della serata. Quindi il pubblico sarà accompagnato a seguire le cinque short performances, una di seguito all’altra. Dopo l’ultimo ‘corto’, la serata proseguirà con una cena comune tra spettatori e artisti e una jam session musicale, una festa di fine Festival, insomma, che si concluderà con l’annuncio da parte del banditore della sua partenza verso la prossima tappa. Si comincia martedì 7 agosto, a Lase (Drenchia), dalle 18, alla piazza del paese. Il giorno seguente a Taipana, l’appuntamento, alla stessa ora, è alla piazza della chiesa. Giovedì 9 agosto, a Lusevera, sempre dalle 18, partenza dall’osteria Bar Do – Nova Coop. Venerdì 10, a Dordolla, sempre in piazza, sempre alle 18. Per finire, sabato 11 agosto, a Prato Carnico, dalle 18 alle 23, partenza dalla piazzetta con la fontana.

IL PROGRAMMA

Martedì 7 agosto, LASE (DRENCHIA), dalle 18 alle 23, partenza dalla piazza del paese

Mercoledì 8 agosto, TAIPANA, dalle 18 alle 23, partenza dalla piazza della chiesa

Giovedì 9 agosto, LUSEVERA, dalle 18 alle 23, partenza dall’osteria Bar Do – Nova Coop

Venerdì 10 agosto, DORDOLLA, dalle 18 alle 23., partenza dalla piazza del paese

Sabato 11 agosto, PRATO CARNICO, dalle 18 alle 23, partenza dalla piazzetta con la fontana

L’ORGANIZZAZIONE – Microfestival è un progetto di Zeroidee, con il sostegno di Regione Fvg, Fondazione Friuli, Turismo Fvg, in collaborazione con VADA-Verein Zur Anregung des dramatischen Appetits, Circo all’inCirca, PlanTs, Bekko, Associazione culturale Kobilja Glava, Istituto di cultura sloveno, Centro ricerche culturali Lusevera, Associazione culturale La Cort dai gjats, Dordolla, Parco Naturale delle Prealpi Giulie, Associazione Cenacolo dei Teatranti, Taipana, Museo Etnografico di Lusevera, Associazione ex-emigranti, Lusevera, Associazione culturale Makacos, Prato Carnico, Comune di Moggio Udinese, Comune di Prato Carnico, Comune di Drenchia, Comune di Lusevera, Comune di Taipana.

IL FESTIVAL ITINERANTE PER RACCONTARE E DARE VOCE AI TERRITORI DEL PAESAGGIO MONTANO DI CONFINE

Ritorna anche quest’anno nella sua versione estiva, dal 7 all’11 agosto 2018, la carovana artistica di Microfestival, ‘laboratorio itinerante d’arte partecipata’ sviluppato dal collettivo Zeroidee, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli e Turismo FVG e in collaborazione con diverse associazioni regionali.

Il più piccolo festival mai esistito finora è un viaggio fra narrazioni, voci e visioni, una carovana animata da artisti e cittadini; il suo intento è quello di contaminare i linguaggi artistici e dare voce a piccoli territori di confine, per quest’anno in Friuli Venezia Giulia, con l’intenzione di proseguire il viaggio anche in altre regioni d’Italia.

Microfestival è nato nel 2017 come un festival itinerante d’arte performativa, una tournée che racconta e dà voce ai territori di un paesaggio montano di confine. Luoghi marginali dove, più che altrove, la multiculturalità ha giocato e gioca un ruolo identitario fondamentale. Sono, queste, zone di frontiera e di passaggio, superfici di contatto fra identità culturali e linguistiche differenti. Spesso la riuscita di un festival è direttamente proporzionale alla dimensione del suo palco e della sua tribuna. Microfestival cerca invece la sua identità nelle dimensioni ridotte dei centri storici montani, nell’individuazione di scenari microurbani quali la piazza di un paesino, il sagrato di una piccola pieve o il bar sport. Il paese e i suoi abitanti sono “curatori e coautori” degli spettacoli messi in scena.

Sono parole di Matteo Carli di Zeroidee, il collettivo ideatore e curatore del progetto assieme a Andrea Collavino, attore-regista-drammaturgo sandanielese e Natalie Norma Fella, attrice e membra del board artistico.

Dopo le prime due edizioni del 2017 (una estiva e una invernale), il festival toccherà alcune località del Friuli Venezia Giulia: Drenchia (Udine), Lusevera (Udine), Dordolla (frazione del Comune di Moggio Udinese), Taipana (Udine) e Prato Carnico (borgo autentico della provincia di Udine). Il progetto, il cui coordinamento artistico è stato affidato ad Andrea Collavino, vede la presenza di numerosi partner: Circo all’inCirca (Udine), Bekko (Udine), PlanTS (Trieste), LOJIQ, VADA-Verein Zur Anregung des dramatischen Appetits (Austria), Associazione culturale Kobilja Glava, Istituto di cultura sloveno, Centro ricerche culturali Lusevera (Udine), Associazione culturale La Cort dai gjats, Dordolla (Udine), Parco Naturale delle Prealpi Giulie (Udine), Associazione Cenacolo dei Teatrantidi Taipana, Museo Etnografico di Lusevera, Associazione ex-emigranti di Lusevera, Associazione culturale Makacos di Prato Carnico, Comune di Moggio Udinese, Comune di Prato Carnico, Comune di Drenchia, Comune di Lusevera, Comune di Taipana.

Durante le serate di festival verranno proposte anche delle attività collaterali come installazioni artistiche, piccole mostre, una stazione di stampa istantanea, un mercatino, un banchetto di tarocchi e un piccolo workshop.

Quest’anno il gruppo di lavoro è composto da 24 artisti di diversa provenienza geografica e con diverse competenze: ci sono attori, performers, danzatori, circensi, illustratori e musicisti da Italia, Canada, Slovenia e Cile. Molti di loro hanno competenze trasversali. Questo gruppo è stato formato proprio sull’idea di contaminazione ed è questa una delle parole chiave che guiderà il lavoro artistico. Il tema del festival per l’edizione del 2018 è dedicato ai numeri – ci sono infiniti numeri che possono raccontare un luogo, una comunità, un paesaggio – dice Andrea Collavino.

Le giornate del festival verranno aperte e chiuse dall’arrivo e dalla partenza dell’unità mobile, un’Ape Piaggio che spostandosi di paese in paese fungerà da palco, tribuna, megafono, scena e retroscena.

L’apertura ufficiale sarà il 7 agosto a Lase (Drenchia), in provincia di Udine. Alle 18 arriverà in paese l’Ape e il guidatore-attore aprirà ufficialmente il festival. Dalle 18 alle 20, nella piazza dove sarà installata l’Ape e in altri spazi clou, i gruppi di artisti in residenza saranno chiamati a presentare il proprio lavoro. Al contempo verranno attivate diverse postazioni per esporre contenuti paralleli provenienti anche dal contesto locale.

Dopo la presentazione dei corti, la piazza del paese ospiterà la cena collettiva, spazio di condivisione tra spettatori e attori. Dalle 22 alle 23 tutti saranno coinvolti in una trascinante jam session. Al termine del concerto l’Ape saluterà il suo pubblico per procedere verso la tappa successiva.

Il programma-base si ripeterà nelle altre località protagoniste di Microfestival. Ecco le date complete della presentazione del “laboratorio in tournée”: 7 agosto Lase (Drenchia), 8 agosto Taipana, 9 agosto Lusevera, 10 agosto Dordolla e chiusura l’11 agosto a Prato Carnico.

Le esperienze dei sopralluoghi preliminari, delle residenze e del festival verranno raccolte dall’organizzazione in un atlante multimediale online, una piattaforma pubblica composta da mappe, suoni, foto e video che restituirà un’immagine inedita e complessa dei territori attraversati.

Un progetto di: Cooperativa Puntozero/Zeroidee La cooperativa Puntozero è composta da professionisti di diverse discipline – fotografi, videomaker, architetti, designer, economisti, filosofi, antropologi – che insieme ad altri collaboratori formano il collettivo Zeroidee. I soci che la compongono partecipano attivamente alla promozione di numerosi progetti nazionali e internazionali di carattere culturale volti a diffondere attraverso l’arte e la creatività un’idea di partecipazione alla vita sociale della città. I progetti di cui Puntozero si occupa sono di diverso genere: produzioni video, fotografia, allestimenti, installazioni, workshop, sviluppo di progetti culturali, mostre d’arte. In tutti si investe sulla creatività come elemento generatore di innovazione sociale e culturale. Puntozero opera con enti privati e pubblici e collabora con partner nazionali e internazionali. Lavora allo sviluppo e alla realizzazione di progetti europei nei programmi Creative Europe, Culture, Citizenship, Erasmus +, Youth in Action e Daphne e di progetti regionali negli ambiti Audiovisivo, Attività culturali, Divulgazione scientifica, Grande Guerra. Nel 2015 è stata selezionata e finanziata dal programma Funder 35 come eccellenza nel mondo delle giovani imprese culturali non profit.

Andrea Collavino Oltre venticinque anni di professione come attore e regista, spesso a fianco di maestri della scena italiana e internazionale. Esperienze significative negli altri ambiti della produzione teatrale e una vasta conoscenza del teatro italiano ed europeo, con particolare riferimento alle nuove generazioni e al teatro dell’Europa dell’Est. In qualità di regista, collaborazioni con le produzioni negli ambiti organizzativo, promozionale e amministrativo. Per lo spettacolo Pulcinella-Kozlegèny, cofinanziato dalla UE, coordinamento della parte italiana del progetto in uno scambio continuo con i partner di Romania e Ungheria. Nell’arco della carriera, lavoro a stretto contatto con colleghi stranieri e in teatri di paesi esteri quali Francia, Spagna, Giappone, Brasile, Germania, Belgio, Svizzera, Russia, Ungheria, Romania, Austria. Ciò ha favorito la propensione al lavoro di gruppo e allo scambio culturale, in un sistema complesso fatto di collaborazione e comprensione delle diversità. E’ direttore artistico del TSU-Teatro Sosta Urbana di Udine edizione 2015/16.

Si ringraziano gli artisti partecipanti: Renato Rinaldi (IT), i teatranti Natalie Forma Fella (IT), Lidia Giordano (IT), Milena Buziak (Canada), Valeria Girelli (IT), Alberto Mariotti (IT), Jean-François Guibault (Canada), Antony Risi (IT); i performer e danzatori Andrea Rampazzo (IT), Beatrice Bresolin (IT), Elise Bergeron (Canada); i musicisti Paolo Paron (IT), Ziga Ipavec (SLO), Matyaz Bajc (SLO), Marie Hélène Massy Emond (Canada), Francesca Stella Riva (IT), Tilen Kravos (SLO); i circensi Davide Perissutti (IT), Danilo Alvino (IT), Caterina Montanari (IT), Andres Schlein Concha (Chile) e gli illustratori Elena Guglielmotti (IT), Caterina Di Paolo (IT) e Francesco Fidani (IT).

Info: Facebook |

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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