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AL VOLO DEL JAZZ SABATO 1. DICEMBRE SACILE TEATRO ZANCANARO, ORE 21   La regina nera FATOUMATA DJAWARA

AL VOLO DEL JAZZ SABATO 1. DICEMBRE SACILE TEATRO ZANCANARO, ORE 21 La regina nera FATOUMATA DJAWARA

Il volo del jazz, il festival creato da Circolo Controtempo, per la sua 14.edizione, dopo Bill Frisell, Stanley Clarke, Antonio Sanchez, Enrico Rava e Joe Lovano, vede brillare un’altra stella della musica sul palco  del teatro Zancanaro di Sacile (Pordenone). Sabato 1.dicembre, alle 21, arrivano infatti FATOUMATA DIAWARA e la sua band ed ecco che Il Volo, intrecciando la rassegna Gli Occhi dell’Africa, offre l’imperdibile  occasione di ascoltare la cantante e attrice ivoriana inserita tra le cento personalità più influenti del continente africano dal New African Magazine. Un’artista che attraverso una sensibilità istintivamente pop, reinventa i ritmi veloci e le melodie blues della sua ancestrale tradizione wassoulou.Che con la sua voce calda e toccante, la sua chitarra ritmica, le sue canzoni splendidamente melodiche, racconta con forza una vita piena – la sua – che non sempre è stata facile.

Unica tappa per il Nordest, Sacile è la città di partenza del tour invernale europeo (che IN ITALIA toccherà solo Bologna e Aosta il 22 e 23 febbraio 2019) e mondiale di Fatoumata, che sul palco sarà accompagnata da Yacouba Kone alla chitarra, Arecio Smith alle tastiere, Sekou Bah al basso e Jean Baptiste Gbadoealla batteria

Nata in Costa d’Avorio da genitori maliani e cresciuta in Mali, ma attualmente residente in Francia, Fatoumata diven una stella sin da giovanissima: a soli 15 anni fu scelta dal regista Cheick Oumar Sissoko come attrice protagonista del film La Genèse, premiato a Cannes nel 1999. Ha poi interpretato, fra gli altri, Timbuktu (2014) di Abderrahmane Sissako e Mali blues (2016) di Lutz Gregor. La sua carriera è stata in continua ascesa tra esperienze cinematografiche e teatrali, cui ha affiancato sin dal 2011 l’impegno come cantante e musicista, che poi è stato quello della sua definitiva consacrazione e che l’ha portata a collaborare con big della musica internazionale come Herbie Hancock e il mitico Bobby Womack (è sua la voce in “Nothin’ Can Save Ya” dal bellissimo disco “The Bravest Man In The Universe”).

Il 25 maggio 2018 è uscito il suo secondo album da solista, “Fenfo”, in cui reinventa i ritmi veloci e le melodie blues della tradizionewassoulou, la musica popolare dell’Africa occidentale. I testi sono in wambara, la lingua del Mali.

Fatoumata Diawara, detta Fatou, è stata anche la prima donna a ricevere il premio Science for peace che ogni anno la Fondazione Veronesi assegna a un artista che si distingue nella diffusione di un messaggio di pace.

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