Un nuovo appuntamento con il concerto di Edoardo De Angelis
“Storie da raccontare”, dopo i successi al Museo Archeologico di Aquileia, al Castello di Miramare a Trieste e al Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma.
Nel corso di questo spettacolo proveremo a cucire insieme, con il filo del sentimento, canzone d’autore e archeologia.
Quali sono gli elementi che possono avvicinare il lavoro del cantautore a quello dell’archeologo? Quest’ultimo scava, entra con i suoi strumenti nella terra, per cercare cose, oggetti, memorie che il passato ha sepolto. Chi scrive canzoni sulla vita e sui sentimenti delle persone, sulla loro storia, sulla loro posizione nel mondo, in fondo esercita un mestiere non troppo differente: scava nelle pagine del tempo, negli umori che distinguono un’anima da un’altra anima. Il cantautore, se ascoltato, è come il richiamo di una voce interiore che può aiutare a percepire sottili tracce, pensieri a volte apparentemente perduti, a volte solo accantonati. La canzone d’autore è un setaccio attraverso il quale la sabbia, la traccia delle cose e del tempo passano, lasciando piccoli tesori di comprensione e umanità.
Canzoni di Edoardo De Angelis Testi di Edoardo De Angelis e Roswitha Del Fabbro
Concerto di PAOLA SELVA “PER TERRE E PER MUSICHE”:
Chitarra e archeologia, due mondi apparentemente lontani. Ma ogni chitarrista sa che la testimonianza più antica finora scoperta dell’esistenza della chitarra è un bassorilievo ittita risalente al XIV secolo a.C.; e da lì la chitarra ha percorso una via ben tracciata che l’ha vista presente tra Medio Oriente ed Europa. Ora in tutto il mondo.
Le vie di comunicazione sono sempre state fondamentali per lo scambio culturale e così anche per quello musicale.
L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale CulturArti (A.C.CulturArti di Udine in collaborazione con il