Debutta martedì 23 ottobre, alle 20, nell’Azienda Agricola Castello di Rubbia di San Michele del Carso, nell’ambito delle anteprime di Jazz & Wine of Peace 2018, il nuovo progetto nato a Monfalcone,multidisciplinare e articolato, intitolato “4 x 8. Cent’anni di vittime dimenticate, in collaborazione con Kulturni Dom di Gorizia e dell’Ert, coningresso libero.
Un’operazione multimediale complessa all’interno della quale dialogano improvvisazione jazz, racconti inediti, regia ed espressione teatrale e fotografia artistica, per un progetto che è contestualmente raccolto in un volume, curato da una veste grafica di grande pregio, targato GossmannEdizioni, da martedì in vendita sul sito www.nuovocorso.info e in distribuzione nelle librerie.
4 x 8 trae il suo nome da un percorso storico attraverso i segni della Prima Guerra mondiale (1918), delle persecuzioni razziali (1938) e dell’esodo (1948) che trovano corrispondenza nelle migrazioni e nelle guerre di oggi (2018): i quattro momenti storici (tutti segnati dall’otto finale) sono rivissuti attraverso la potenza delle arti, della libera espressione e della bellezza. 4 x 8 restituisce le emozioni e i ricordi che la sofferta terra del Nordest e le sue genti portano nei paesaggi e nelle espressioni.
La cura del progetto nel suo complesso è dell’Associazione Nuovo Corso di Monfalcone, e a dare espressione ad esso sono Giovanni Maier per la parte musicale, Luca A. d’Agostino per la parte fotografica, Gianni Spizzo per la parte testuale, Luisa Vermiglio per la realizzazione teatrale (anche in scena insieme al giovane attore Stefano Paradisi), Roberto Duse per la parte grafica, Stefano Chiarandini per la parte tecnica.
A comporre il quintetto di Giovanni Maier (contrabbassista di rilievo assoluto della musica improvvisata) che si esibisce live, sono Francesco Ivone alla tromba, Flavio Brumat a sax tenore, sax contralto e flauto, Giancarlo Schiaffini al trombone (che sostituisce Lauro Rossi, titolare del progetto ma impossibilitato a prender parte alle tappe di ottobre) e Urban Kušar alla batteria.
Il progetto musicale è anche un cd, registrato live lo scorso giugno, allegato al volume della Gossmann
“4 x 8”, che nasce, in primis, dall’idea di Manlio Comar – socio fondatore dell‘Associazione Nuovo Corso – crede e vuole profondamente dare una forma artistica quanto più completa ed efficace all’idea di memoria, sofferenza e umanità.
Monfalcone, 2 ottobre 2018 Comunicato stampa Con cortese preghiera di pubblicazione Un nuovo progetto è nato a Monfalcone (GO), terra dell’estremo nordest italiano: un progetto multidisciplinare e articolato, il cui titolo è 4 x 8. Cent’anni di vittime dimenticate. Nelle prossime settimane esso debutta ufficialmente nella sua forma completa in Friuli Venezia Giulia: martedì 23 ottobre, alle 20 all’Azienda Agricola Castello di Rubbia (Savogna d’Isonzo) nell’ambito di Jazz&Wine of Peace, con la collaborazione di Kulturni Dom di Gorizia, e mercoledì 24 ottobre, alle 20.45 alla Scuola di Musica 55 / Casa della Musica di Trieste. Non si tratta di una semplice performance ma di un’operazione multimediale complessa: 4 x 8 è uno spettacolo live nel quale dialogano improvvisazione jazz, racconti inediti, regia ed espressione teatrale e fotografia artistica. Tutto il progetto è contestualmente raccolto in un volume, curato da una veste grafica di grande pregio: un prodotto editoriale targato Gossmann Edizioni. 4 x 8 trae il suo nome da un percorso storico attraverso i segni della Prima Guerra mondiale (1918), delle persecuzioni razziali (1938) e dell’esodo (1948) che trovano corrispondenza nelle migrazioni e nelle guerre di oggi (2018): i quattro momenti storici (tutti segnati dall’otto finale) sono rivissuti attraverso la potenza delle arti, della libera espressione e della bellezza. 4 x 8 restituisce le emozioni e i ricordi che la sofferta terra del Nordest e le sue genti portano nei paesaggi e nelle espressioni.
La cura del progetto 4 x 8 nel suo complesso è dell’Associazione Nuovo Corso di Monfalcone, e a dare espressione ad esso sono Giovanni Maier per la parte musicale, Luca A. d’Agostino per la parte fotografica, Gianni Spizzo per la parte testuale, Luisa Vermiglio per la realizzazione teatrale, Roberto Duse per la parte grafica, Stefano Chiarandini per la parte tecnica.
Al comporre il quintetto di Giovanni Maier (contrabbassista di rilievo assoluto della musica improvvisata) che si esibisce live nelle due date in Friuli Venezia Giulia sono Francesco Ivone alla tromba, Flavio Brumata sax tenore, sax contralto e flauto, Giancarlo Schiaffini al trombone (che sostituisce Lauro Rossi, titolare del progetto ma impossibilitato a prender parte alle tappe live di ottobre) e Urban Kušar alla batteria. “Ho assemblato la Suite 4 X 8 – spiega Maier – con alcuni brani musicali che […] hanno un collegamento con gli avvenimenti storici commemorati e anche con la storia della mia famiglia”: nelle musiche originali e nei nuovi arrangiamenti del contrabbassista e compositore scorre grande precisione tecnica, fedeltà alla storia della musica e del jazz in particolare e – insieme – le emozioni e la gratitudine di forti legami famigliari. Il progetto musicale è anche un cd, registrato live lo scorso giugno, allegato al volume della Gossmann, parte integrante del progetto. La parte testuale, curata da Gianni Spizzo, prevede quattro racconti appositamente concepiti dallo stesso Spizzo e da Sara Stulle, Giovanni Fierro e Francesco Tomada. Quattro stili e quattro testi diversissimi che insieme toccano le corde ancora scoperte dei drammatici momenti storici citati dal titolo. Le diverse forme narrative ricostruiscono un affresco dolente e amorevole che racconta a tutto tondo la potenza dell’animo umano e l’attaccamento viscerale alla propria terra. Scritti – per quanto diversi – tutti profondamente sinceri e toccanti. Alcuni brani di questi testi sono portati in scena e tradotti da un’accurata regia teatrale da Luisa Vermiglio (monfalconese attrice, regista e operatrice culturale di grande esperienza) che – adattando di volta in volta l’allestimento ai diversi palcoscenici con il supporto tecnico di Stefano Chiarandini – si impegna in un reading scenico insieme al giovane attore Stefano Paradisi.
Alla scena si intersecano gli scatti di Luca A. d’Agostino (illustre firma della fotografia di spettacolo) che presta il suo obiettivo al territorio e ai volti dei protagonisti con una visione scarna, appassionata e tagliente, dalla quale traspare il grande affetto dell’artista per la mission del progetto. Luca “trasforma in arte la relazione tra figura e sfondo, mettendo in relazione il legame dell’uomo con il significato delle cose e dei luoghi che lo circondano”. Le immagini di d’Agostino vivono sulla scena e sono riprodotte in un pregevole album anche sul volume dedicato a 4 x 8. La grafica e l’impaginazione del volume sono curate dalle sapienti mani di Roberto Duse (già vincitore di molti premi per i suoi progetti editoriali) che ha tradotto in una veste di pregio il prodotto completo, racchiuso in un fine cofanetto che contiene scritti, foto e cd. Il volume sarà in vendita, dal 23 ottobre sul sito www.nuovocorso.info e in distribuzione nelle librerie.
Un progetto, 4 x 8, che nasce, in primis, dall’idea di Manlio Comar – socio fondatore dell’Associazione Nuovo Corso – che crede e vuole profondamente dare una forma artistica quanto più completa ed efficace alla propria idea di memoria, sofferenza e umanità. Il progetto – pronto al suo debutto – sarà impegnato in una prossima tournée nel Nord Italia e in alcune tappe all’estero nel 2019. Info e Comunicazione: Clara Giangaspero tel +39 338 4543975 mail [email protected]