Per la sua 24ma edizione – realizzata da Farandola col sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Uti del Noncello, Comune di Pordenone, BCC Pordenonese, CCIAA Pordenone, e la collaborazione del Cidim, di Fazioli e dei Comuni di Maniago, Polcenigo, San Quirino, Sesto al Reghena, Spilimbergo, Valvasone-Arzene – il Pordenone Music Festival, sotto la direzione artistica di Filippo Michelangeli rinnova la sua impostazione “tripartita”: un esordio primaverile con quattro date all’Auditorium Concordia, a partire dal Concerto per Pordenone il 30 aprile che vedrà protagonista il violino di Davide Alogna e la Filarmonica di Bacau diretta da Ovidiu Balan; i concerti estivi nei musei cittadini con i vincitori del del Diapason d’oro; la stagione autunnale itinerante nel territorio della Destra Tagliamento. E ancora una volta accanto a grandi interpreti di caratura internazionale, lo stesso Alogna, Christian Saggese, Giulio Tampalini, ci sono i talenti emergenti premiati ai concorsi nazionali come Tymoteusz Bies, fresco vincitore del Concorso internazionale Fvg, Giorgio Trione Bartoli, vincitore del Premio Casella 2018 (Premio Venezia), e Sante Mileti, trionfatore al 24° Concorso internazionale “Città di Mottola” e ancora i giovanissimi del Concorso Diapason d’oro, che avrà la sua serata di gala il 5 maggio a chiusura dello Spring Festival. Il festival terrà a debutto il duo Together, formato dai virtuosi delle sei corde Saggese e Tampalini, che eseguiranno la prima mondiale della trascrizione per due chitarre del Concerto n. 1 di Castelnuovo-Tedesco e celebrerà tre ricorrenze: la caduta del muro di Berlino che ispira il Concerto per Pordenone attraverso tre autori emblemi di tre grandi nazioni, (il tedesco Max Bruch, il parigino Camille Saint-Saëns e il russo Ciaikovski); il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci che offre il destro per la prima esecuzione moderna del Laudario pordenonese per la Confraternita dei Battuti composto dal coevo pordenonese Pietro Capretto (Pordenone 1427-1504), in collaborazione con Cappella Altoliventina; l’80° anniversario del primo concerto per chitarra e orchestra del Novecento, composto nel 1939 dal fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco, costretto a riparare in America per sfuggire alle leggi razziali
“Tre significativi anniversari – sottolinea il direttore artistico Michelangeli – che ci ricordano chi siamo, la forza del nostro talento, gli errori che abbiamo commesso, e che costituiscono un monito a guardare avanti con senso di responsabilità”. E a coronare l’intero programma a novembre il 70mo del Concierto de Aranjuez di Rodrigo, in un luogo a sorpresa.
Un festival dunque all’insegna del dialogo e della condivisione – vengono coinvolte anche le realtà aderenti al Cosmus, Coordinamento delle Scuole di Musica del pordenonese e vicino Veneto, molto vario per le proposte, ma sempre alla ricerca di qualità e originalità, con una attenzione particolare alla didattica e quest’anno anche 4.0 con le interviste ai protagonisti in diretta facebook prima dei concerti.
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