“Sono molto toccato per questo stupendo incontro del quale porterò un bellissimo ricordo. Ve ne sono molto grato e vi auguro di rivedervi presto… ancora. Un grande grazie”. E’ questa la dedica che Franco Cerri, classe 1926, chitarrista di fama internazionale, ha scritto nel libro d’oro del Comune di Trieste, dopo essere stato ricevuto (poco più di tre ore dall’atteso concerto che si terrà stasera in piazza Verdi, nell’ambito della programmazione di “Trieste Estate 2013 –Trieste Loves Jazz”) in salotto azzurro dal sindaco Roberto Cosolini, presenti anche l’assessore alla Cultura Franco Miracco e il vicepresidente del Consiglio comunale Alessandro Carmi e il presidente della Casa della Musica Gabriele Centis.
Nel corso del cordiale incontro il maestro Cerri ha ricordato alcuni tratti salienti della sua carriera, ma soprattutto aneddoti e momenti che lo hanno visto a fianco di artisti come Gorni Kramer, Barney Kessel, Billie Holiday, Chet Baker, Dizzy Gillespie, George Benson e Tony Scott, solo per citarne alcuni. “Ne ho avute tante di soddisfazioni –ha detto Cerri- e pensare che mi sono avvicinato alla musica perché sopra casa nostra c’era un signore che suonava la chitarra e cantava gli stornelli. La passione e iniziata lì, poi mio padre, dopo tre mesi, mi ha portato a casa una chitarra, ricordandomi però che non c’erano soldi per un maestro”.
Al di là del curriculum e della sua eccezionale carriera, ha detto il sindaco Roberto Cosolini “la cosa straordinaria e sentire dalle sue parole quanta passione e quanto amore c’è. Questo è ciò che fa la differenza, che rende bravi e grandi”.
Franco Cerri, in 68 anni di carriera, ha suonato con quasi tutti i più grandi jazzisti italiani. E’ stato alla testa di quartetti e quintetti propri, nei quali figurano anche talenti della scena italiana quali Gianluigi Trovesi e Tullio De Piscopo. E’ intervenuto in più di 750 trasmissioni televisive e ha condotto alcuni programmi della Rai tra i quali: “Fine serata da Franco Cerri”, “Jazz in Italia”, “Jazz in Europa”, “di Jazz in Jazz” e “Jazz primo amore”. Dagli anni ’70 ha cominciato a sviluppare il lavoro di arrangiamento, riflettendo sulla partitura, le peculiarità del suo stile. Nel 1980 ha inaugurato il sodalizio con il pianista e compositore Enrico Intra, con il quale ha fondato e dirige i Civici Corsi di Jazz di Milano organizzando anche rassegne concertistiche. Sul versante didattico, ha realizzato nel 1982 (con Mario Gangi, per quanto riguarda la chitarra classica) per il gruppo editoriale Fabbri, un corso di chitarra in sessanta lezioni arrivato alla quinta edizione e diversi metodi di jazz tra i quali spicca “Chitarra Jazz – sviluppi – approcci – esperienze”, scritto con Paolo Cattaneo e Giovanni Monteforte e pubblicato in prima edizione da Ricordi nel 1993.