Hibou Moyen sarà protagonista di un esclusivo secret concert che si svolgerà a Novara domenica 11 giugno. I posti sono limitati ed è necessario prenotarsi alla mail [email protected] entro 5 giorni prima del concerto (l’indirizzo esatto sarà comunicato solamente a chi si iscriverà via e-mail un paio di giorni prima del concerto). Inizio concerti ore 21, ingresso a offerta. E’ possibile anche cenare con l’artista, dalle 19, a 12 euro.Fin Dove Non Si Tocca” è il secondo album di Giacomo Radi, ovvero Hibou Moyen. Prodotto da Umberto Maria Giardini, il disco è uscito l’11 novembre 2016 per Private Stanze/Audioglobe. Dieci brani intimi, tra folk statunitense e cantautorato italiano intrisi di vita, natura e carne.
Dalla recensione di Asap Fanzine:
“Fin dove non si tocca di Hibou Moyen, al secolo Giacomo Radi, è uscito nel novembre del 2016 e lo ascolto per la prima volta oggi, 18 febbraio. È composto da dieci canzoni acustiche e ruvide, senza nulla di intrinseco né consolatorio, uniche nella loro originalità cantautorale e indipendente.
Il disco è apertamente sensoriale e giusnaturalista, oscillando tra neofolk, punk e filosofia, strizzando l’occhio alle uscite meno rock, se così vogliamo chiamarle, di stampo Matador come Yo la Tengo e Cat Power. L’amore è descritto sotto una luce manicheistica (Linfatica ne è un palese accenno) e l’ascoltatore si sente compromesso inspiegabilmente nella corporalità della natura che lo circonda: tutto vive come in Unghie, colonna sonora d’iniziazione. È facile diventare asserviti proseliti della musica di Fin dove non si tocca, anche se il linguaggio è difficile e particolare come per Muro e lichene, umida come un sottobosco e complicata come una sciarada, labirintica. Non mancano, ovviamente, gli episodi più terreni e univochi e stiamo parlando del ritornello di I miei nodi, nella quale il ritornello la fa da padrone in maniera netta e canzonatoria. Luscengola parla delle decisioni umane e dei loro conflitti eterni ed è un’eccezione rispetto agli argomenti principali trattati nel lavoro di Hibou Moyen, concentrati sulla natura terrena e atea e sulle interazioni amorose tra gli esseri che la popolano. Canzoni di balene, l’ultima traccia del disco, invece, è noiosa.Personalmente non ho mai creduto che ambiti come la meditazione o la religione potessero avere capacità culturali tali da permettere a che le pratichi di potersi sentire realmente parte integrante del mondo inteso come stato di natura: ritengo fermamente sia compito di conoscenza, affetti e libri. La musica di Fin dove non si tocca, però, ci va molto vicino.” ( note di Andrea Vecchio)