Giovedì 26 novembre l’Associazione Nuovo Corso propone una serata di Jazz in Progress particolarmente accattivante e … “vivace”!
A Monfalcone, alle 21, al Carso in Corso (Corso del Popolo 11) arriva il Minimal Klezmer Trio, composto da artisti riconosciuti a livello europeo: Francesco Socal al clarinetto; Roberto Durante a piano e melodica; Alessandro Turchet al contrabbasso.
Con sede tra Venezia e Londra, il Minimal Klezmer Trio fu fondato nel 2011 da tre musicisti uniti dall’amore e dallo studio della musica classica, da una spiccata inclinazione per l’improvvisazione e da una … passione fatale per il Klezmer! Il loro repertorio consiste esclusivamente in brani tratti dalle tradizioni dell’Est Europa, con arrangiamenti originali: in contrasto con gli aspetti meditativi che porta spesso con sé quella musica, Minimal Klezmer valorizza l’aspetto ironico, improvvisativo, cabarettistico e ballabile di quella tradizione.
La line up di base del trio consiste in strumenti e attrezzature “portatili” (cioè di facile gestione) e di strumenti acustici – proprio per restituire la spontaneità e la naturalezza delle formazioni klezmer originali: fonte di ispirazione delle ricerche del Minimal Klezmer sono infatti le vecchie registrazioni di Jacob Gegna, Josef Solinski, Mihal Viteazul che consentono di conoscere la prassi esecutiva che risale più o meno all’inizio del ventesimo secolo.
Nonostante la formazione relativamente recente, Minimal Klezmer ha tenuto e tiene moltissimi concerti e recital nelle più importanti venue, oltre che partecipazioni radio televisive, in Italia, Regno Unito, Germania e Ungheria. Collaborano spesso con il violinista Pietro Pontini, i batteristi Jimmy Weinstein, Zsolt Kovács Sárvári, Lorenzo De Vettor e l’accordeonista Luca Piovesan, con il quale hanno registrato il loro primo album.
“Lontana dall’aspetto “clowinsitico”, la performance dei Minimal Klezmer è pervasa da grande fisicità e spirito di commedia: eppure sono musicisti molto seri e affrontano seriamente la loro musica, mettendo a disposizione una performance di alto livello tra intrattenimento e grande arte” (London Jazz News)