TRIESTE – Mercoledì 19 giugno una nuova serata concerto attende il pubblico della Sala Tartini del Conservatorio di Trieste: alle 20.30 riflettori su “Ipnotica”, una serata concerto che vedrà protagonista il Tartini Nova Ensemble, la formazione di “all stars” nata nel 2017 per volontà di sette musicisti e docenti al Tartini. Ricerca e sperimentazione sono gli elementi che da sempre caratterizzano l’evoluzione del linguaggio musicale: da questa premessa ha preso forma il Tartini Nova Ensemble, formazione ampia e flessibile che si dedica alla divulgazione della musica moderna e contemporanea, con rielaborazioni di opere conosciute e nuove composizioni. In questa chiave il repertorio del concerto di mercoledì sera, che propone pagine di grandi autori, riviste per l’occasione, e composizioni originali: di Arvo Part ascolteremo Frates, per quartetto d’archi; di Keith Jarret Tokio Encore, nella rielaborazione per pianoforte e arpa di Dimitri Romano
che firma, subito dopo, Time Code…Lost e la title track della serata, Ipnotica per trio d’archi, flauto-ottavino, oboe, fagotto, arpa e pianoforte. Si prosegue con John Zorn e il suo Kol Nidre per quartetto d’archi, quindi Philip Glass con Morning Passages, nella rielaborazione per pianoforte, arpa e quartetto archi a cura a cura di Dimitri Romano che suggellerà il concerto con Sufi per pianoforte, flauto, oboe, fagotto, due violini e viola. L’evento rientra nella Stagione Primavera_Estate dei “Concerti del Conservatorio”, accessibili gratuitamente al pubblico su prenotazione, info +39 040 6724911 www.conts.it.
Il Tartini Nova Ensemble è composto da Pierluigi Maestri flauto e ottavino, Pietro Milella oboe, oboe d’amore, Sergio Lazzeri fagotto, Sinead Nava violino, Dragana Gajić violino, Andrea Amendola viola, Pietro Serafin violoncello, Nicoletta Sanzin arpa, Dimitri Romano pianoforte e direzione. Scorrendo le proposte in programma si parte da Frates, scritto da Arvo Part nel 1977: un esaustivo esempio di musica minimalista in cui esperienza e idiomi musicali convivono in una struttura armonica ridottissima che sembra delineare un tratto dello spazio infinito. Kol Nidre per quartetto d’archi di John Zorn, scritto nel 1996, è un esempio di minimalismo “radicale”. Il brano è ispirato dalla melodia Kol Nidre propria della liturgia ebraica. Tokio Encore di Keith Jarret e Morning Passages di Philip Glass – colonna sonora del film “The Hours” tratto dal romanzo di Michael Cunningham – sono stati rielaborati per il Tartini Nova Ensemble da Dimitri Romano.
Info: www.conts.it