Martedì 2 maggio alle ore 21, nella prestigiosa location dell’Ateneo Veneto (Campo San Fantin 1897) si esibiscono Lucian Ban al pianoforte e Mat Maneri alla viola, protagonisti del visionario “Transylvanian Concert”. Il concerto si svolge in collaborazione con RCI – Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ed Ateneo Veneto (L’ingresso è libero, ma è consigliata la prenotazione).
Fascinosamente sospeso tra le tensioni del jazz contemporaneo e la raffinatezza della musica da camera, ma con le radici ancora ben piantate nella tradizione popolare dell’Europa dell’est è l’emozionante “Transylvanian Concert”: il duo presenterà al pubblico materiale dal disco che porta lo stesso titolo, pubblicato dall’etichetta ECM, ma anche musica che andrà a comporre il nuovo album del duo, tra composizioni di Paul Motian, musica popolare transilvana, rivisitazioni di composizioni di George Enesco e molto altro.Acclamato dalla critica di tutto il mondo (è stato scelto come il migliore del 2013 da molte testate specializzate il New York Times lo ha definito “di irrequieta bellezza”), il disco “Transylvanian Concert” è stato registrato in un teatro d’opera nel bel mezzo della Transilvania ed è riuscito a fondere blues e brume balcaniche, accenti classici e tensioni astratte. I due musicisti si sono incontrati per la prima volta nel 2009, nell’ottetto del pluripremiato progetto “Enesco Re-Imagined” e da allora il loro sodalizio si è continuato a rinnovare in una ricerca creativa appassionante.Cresciuto in un piccolo villaggio transilvano (nella regione in cui Béla Bartók ha raccolto la sua straordinaria collezione di canti popolari) e forte di studi alla Bucharest Music Academy, il pianista Lucian Ban è tra i più originali musicisti di una scena jazz internazionale che oltre a avere superato i confini nazionali (si è trasferito a New York nel 1999), ha felicemente rotto anche le barriere fra gli stili. Tra i suoi dischi più importanti si segnalano Enesco Re-imagined in un ottetto guidato assieme al bassista John Hébert, i lavori con il quartetto Elevation, oltre ovviamente al duo con Maneri.Forte di una carriera ormai venticinquennale e di una nomination al Grammy, Mat Maneri è certamente l’artista che ha ridefinito il ruolo della viola e del violino nella musica improvvisata, grazie a una originalissima miscela di jazz e musica microtonale. Figlio del mitico sassofonista e compositore Joe Maneri, ha suonato con lui in un quartetto che è rimasto nella storia della musica più recente, collaborando anche con artisti del calibro di Cecil Taylor, Paul Bley, Paul Motian, ma ancheWilliam Parker, Vijay Iyer, Matthew Shipp, Tim Berne, Craig Taborn e molti altri…