Questa musica si esprime dentro atmosfere d’Africa, viaggiando in modo originale tra nenie materne ed infantili, evocazioni di blues astrali e danze rituali. Non rifà il verso a questa grande e variegata cultura, non c’è nessuna invasione: con rispetto, invece, ne trae fonte d’ispirazione e la reinterpreta. L’Africa come amorevole Madre musicale, presente ed eterna: un’Arte questa che sa riportarci dentro un gioco antidepressivo e serio, come seri sono i bambini quando giocano… “.
Così lo stesso Cojaniz racconta il suo progetto dedicato all’Africa che presenta a Monfalcone, venerdì 11 maggio alle 21 (ingresso libero), sempre invitato dall’Associazione Nuovo Corso. Al Carso in Corso lo attendono in molti, dopo il tutto esaurito delle scorse performance. La passione, l’energia, la spontaneità di questo musicista vulcanico sono ben note al pubblico monfalconese e non solo.
La carriera di Cojaniz, infatti, è sterminata e “universale”: classe 1952, dopo gli studi accademici, svolge un’ampia attività di compositore: ottiene anche l’”Irino Prize” in Giappone nel 1990, 1° premio composizione con Spheres per la grande orchestra sinfonica nazionale di Tokyo. Scrive musica per film e p er la TV (collabora a Mixer-Rai 2 e altro) musiche raccolte in Ypnosisetnomuzik – Fonit Cetra 1992.
Oltre agli innumerevoli progetti capitanati in duo, trio e quartetto, ha fondato la N.I.O.N. Orchestra (Not In Our Name): F rancesco Bearzatti al sax e clarinetto, Cuong Vu alla tromba, Giancarlo Schiaffini al trombone, Romnano Todesco a contrabbasso e fisarmonica, Danilo Gallo al basso, Zeno De Rossi alla batteria, Luca Grizzo alle percussioni, Maria Vicentini al violino. (CD HOWL – Caligola rcds 2010) e Alexander Balanescu al violino.
Suo è Shadows of colours, composizione in 9 parti, per Organo, eseguita nella Basilica dei Frari di Venezia, 15 giugno 2010. (CD Caligola rc ds). Ha fondato anche la Red Devils Orchestra (19 musicisti) e registrato il CD Carmen: the land of dances (Kappavu edit. Ud, 2012 ). Blue Africa, tratto da soggetti musicali del Botswana, Zimbabwe, Ghana, South Africa, è un progetto che Cojaniz esegue anche in duo (con Franco Feruglio al contrabbasso anche in CD per Caligola Records – 2013) e in trio.
Tra le incisioni sono i recenti Stride vol.1 vol.2 vol.3 al piano solo (CD Caligola – dedicati i classici del jazz) e Il Grande Drago con Massimo De Mattia (flauti) Franco Feruglio (contrabbasso) e Alessandro Mansutti (batteria) (CD Setola di Maiale).
Ha tenuto un concerto con il COJ Trio al palazzo del Quirinale, per i Concerti del Quirinale e con i leggendari Alexander Balanescu e Arto Tuncboyacyan ha dato vita all’Armeniandream band.
Con Balanescu e l’ottetto COJ & Second Time ha registrato il DVD “SISONG” al festival di Roccella 2016 e nel 2017 ha registrato il SONGS FOR AFRICA (Caligola) per conto dell’associazione Time For Africa in quartetto.
Foto: Luca d’Agostino Phocus Agency
Andrea Forliano