TRIESTE – Cinque grandi concerti per festeggiare la primavera musicale 2015: è la proposta del Salotto Cameristico 2015 di Chamber Music Trieste, che si aprirà con un evento inaugurale d’eccezione, il Quintetto d’Archi della Filarmonica di Berlino chiamato a siglare l’incipit del cartellone lunedì 20 aprile, nella Sala Ridotto del Teatro Verdi di Trieste (20.30). Ma è un cartellone disseminato di grandi protagonisti della scena musicale internazionale, quello che presenta quest’anno Chamber Music, per la direzione artistica di Fedra Florit, nell’11^ edizione del suo “Salotto” di primavera. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Assessorato Regionale alla Cultura, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività culturali, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Trieste e con la partnership di Suono Vivo-Padova, Banca Mediolanum, Zoogami. Mediapartner il quotidiano Il Piccolo e la Rai, che riprenderà tutti i concerti in cartellone. INFO: Associazione Chamber Music, tel. 040.3480598, www.acmtrioditrieste.it Abbonamenti e biglietti già acquistabili presso TicketPoint – Trieste, Corso Italia 6/c – tel. 040 3498276.
L‘esibizione del Philharmonisches Streichquintett Berlin, il Quintetto d’Archi della Filarmonica di Berlino – che schiera Thomas Timm primo violino, Romano Tommasini secondo violino, Wolfgang Talirz viola, David Riniker violoncello e Janusz Widzyk contrabbasso – sarà scandita da musiche di Antonin Dvořák (Quintetto per archi in sol maggiore op.77), Gioachino Rossini (Sonata a 4 in do maggiore n.3), Ottorino Respighi (Antiche Arie e Danze per liuto: Suite n.3), Giacomo Puccini (Crisantemi), Giovanni Bottesini (Fantasia su un tema dalla Sonnambula di Bellini per contrabbasso e archi) e Antonio Bazzini (La Ronde des Lutins. Scherzo fantastique per violino e archi op. 25). L’ensemble tedesco è unico nella composizione degli strumenti: invece di aggiungere al quartetto d’archi una viola o un violoncello, i Philharmonisches hanno deciso di inserire un contrabbasso, in modo da rappresentare tutte le cinque sezioni dell’Orchestra e oltrepassare i confini della formazione di musica da camera pura per orientarsi verso una formazione di dimensioni sinfoniche. In repertorio il Quintetto ha inserito molti arrangiamenti, proprio per la mancanza di opere originali per questo tipo di ensemble: e le partiture selezionate diventano esecuzioni imperdibili e indimenticabili per l’ampiezza del suono che la formazione berlinese riesce a imprimere. Lunedì 4 maggio il Salotto punta i riflettori sullo Schumann Quartett, giovane vincitore di importanti concorsi quali quello di Graz, di Bordeaux e di Osaka, per una serata su musiche per Quartetto d’archi di Giuseppe Verdi, Dmitrij Shostakovich, Ludwig van Beethoven. Formato dai tre fratelli Schumann e dalla violista Randalu e fondato a Colonia nel 2007, lo Schumann Quartett si esibisce regolarmente in Giappone, Canada, Francia, Olanda, Austria, Spagna e Italia e collabora con artisti quali Menahem Pressler, Henri Sigfridsson, Sabine Meyer, David Orlowsky, Nicolas Altstaedt e Cédric Pescia. Lo Schumann Quartett è stato nominato artist in residence in occasione dei recital “Erstklassik” presso Düsseldorf, a conferma di una carriera in rapidissima ascesa.
Lunedì 11 maggio il testimone passerà al Munich ARTISTrio, un trio con pianoforte, formato dai fratelli sloveni Maruša e Matjaž Bogataj e dalla pianista ucraino-tedesca Katharina Khodos, che ha studiato e si perfeziona ora in Germania. Per il concerto di Trieste, nell’ambito di una intensa tournée centro-europea, il Trio ha scelto musiche di Mozart, Mendelssohn e Brahms, adattissime all’impronta interpretativa accesa di questo ensemble. Unico Trio ad accedere alla fase finale, il Munich ARTISTrio ha vinto nel 2013 il secondo premio (dedicato a Amedeo Baldovino) della 14° edizione del Concorso internazionale “Premio Trio di Trieste” riservata a formazioni di trio e quartetto con pianoforte. Nel febbraio 2014 si è esibito a Graz in occasione di “Europäisches Podium”, in un concerto registrato da ORF. Il Trio ha in programma per i prossimi mesi alcune registrazioni negli studi BR e vari recital in Germania, Italia e Slovenia.
Si prosegue lunedì 18 maggio con un recital eccezionale affidato al Duo Giovanni Sollima violoncello – Giuseppe Andaloro pianoforte: due
grandi interpreti della scena musicale contemporanea, impegnati in una prima parte originalissima di concerto su musiche di John Dowland (Flow my tears) e Johann Christian Bach (Sonata n.4 per cembalo e cello “obbligato”), e quindi su pagine di Ludwig van Beethoven (Sonata n.4 op.102 n.1 in do maggiore), Claude Debussy (Sonata n.1 in re minore) e Dmitrij Shostakovich (Sonata in re minore op.40). Giovanni Sollima, recentemente insignito del titolo di Accademico presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, è certamente uno degli interpreti più apprezzati della sua generazione e fin da giovanissimo ha collaborato con musicisti quali Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli, Jörg Demus, Martha Argerich, Riccardo Muti, Yuri Bashmet, Katia e Marielle Labèque, Ruggero Raimondi, Bruno Canino, DJ Scanner, Victoria Mullova, Patti Smith, Philip Glass e Yo-Yo Ma. Altrettanto blasonato il curriculum del pianista Giuseppe Andaloro, che si è esibito come solista con la London Philharmonic Orchestra, NHK Symphony Orchestra Tokyo, Singapore Symphony Orchestra, Hong Kong Philharmonic, Philharmonische Camerata Berlin, London Mozart Players, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e ha collaborato con direttori del calibro di Vladimir Ashkenazy, Gianandrea Noseda, Andrew Parrott, e con artisti quali Sarah Chang, Giovanni Sollima, Sergej Krylov, John Malkovich.
L’11^ edizione del Salotto Cameristico di Chamber Music giungerà a conclusione lunedì 7 settembre intrecciandosi a un evento fra i più attesi sulla scena cameristica internazionale: il Concerto del Duo vincitore del 16° Concorso Internazionale “Premio Trio di Trieste”, dedicato al Duo per pianoforte e archi, che si svolgerà a Trieste con una prima selezione su DVD il 24 maggio e dal vivo dal 5 al 7 settembre 2015, con la seconda eliminatoria dei complessi ritenuti idonei dalla Giuria, la prova finale e il concerto conclusivo per l’assegnazione dei premi.