E’ stata presentata la diciannovesima edizione di ParmaJazz Frontiere che quest’anno porta il coraggioso titolo di Oltre i Confini, Ascolti. Erano presenti, oltre direttore artistico Roberto Bonati, l’Assessore alla Cultura Laura Maria Ferraris, il Presidente della Fondazione Monte di Parma Professor Roberto Del Signore e il Responsabile Segreteria Generale di Banca Monte Parma Erico Verderi. Sono intervenuti inoltre l’Onorevole Giuseppe Romanini e Paola Donati, direttrice di Fondazione Teatro Due. Tutti concordi nel sottolineare come questo sia un festival che va oltre i confini e che sa anticipare i tempi. Ma soprattutto che ha la missione di accogliere la nuova musica, al di là dei confini dettati dai codici e dagli stili dell’accademia, e di coltivare le nuove produzioni. Fra i principali ospiti di questo Festival diretto da Roberto Bonati: Sonic Boom con Uri Caine e Han Bennink, Steve Coleman & Five elements. Ma anche i giovani artisti delle prestigiose Accademie di Oslo e di Goteborg, a testimoniare la tradizionale vocazione verso le nuove generazioni e verso gli stimoli che possono nascere dalla collaborazione tra diversi sistemi educativi.
Centrale anche per questa edizione il Suono del Nord; dalla presentazione dell’omonimo libro di Luca Vitali, all’omaggio a Jon Balke con la proiezione del film/documentario che lo vede protagonista, dal concerto dello stesso nel gruppo JøKleBa al concerto di Misha Alperin, in trio con Roberto Bonati e Roberto Dani, fino ad arrivare alla suggestiva ricerca di Benedicte Maurseth in duo con Åsne Valland Nordli. Non manca poi il rapporto con i musicisti italiani che vede la presenza al festival di Enrico Intra, in trio con Mattia Cigalini e Paolino Dalla Porta, del Beppe Di Benedetto 5tet, del duo Pericopes e di molti altri.
Il Festival aprirà con un’anteprima il 4 novembre, un omaggio a Duke Ellington dello Stefania Rava Quintet. Serata inaugurale vera e propria il 7 novembre con Sonic Boom di Uri Caine, presenza consolidata del festival, e Han Bennink, uno dei batteristi più importanti della scena olandese ed europea. Si prosegue l’8 novembre con Riccardo Luppi in duo con Filippo Monico, mentre il 9 sarà la volta di Enrico Intra, una delle glorie del jazz italiano, che si presenta in un interessante confronto tra generazioni con Paolino Dalla Porta e Mattia Cigalini. Il 12 novembre verrà presentato il film/documentario “Magnetisk musiker” – Jon Balke e la Magnetic North Orchestra realizzato da Audun Aagre, nonché il già citato libro Il Suono del Nord di Luca Vitali. Il 14 novembre Jon Balke sarà protagonista di un concerto con il trio JøKleBa.
E ancora: il 15 novembre Marco Matteo Markidis e Luca Gazzi presenteranno il progetto Adiabatic Invariants, mentre il 19 novembre sarà la volta di Minnesanger, progetto di coproduzione di ParmaJazz Frontiere con il Festival “Jazz and Joy” di Worms (con Domenico Mirra, Diego Sampieri, Gabriele Fava, Andrea Grossi, Gregorio Ferrarese), seguito dal concerto di Beppe Di Benedetto Quintet.
Il 22 novembre, per il tradizionale appuntamento con “Una Stanza per Caterina” si è scelto quest’anno un incantato duo violino norvegese e voce con Benedicte Maurseth e Åsne Valland Nordli che insieme presentano un repertorio attraversato dal ricordo di melodie folkloristiche, arcaica vocalità e delicata bellezza di suoni. Grande attesa il 23 novembre per Steve Coleman & Five Elements che vedrà protagonisti Steve Coleman con Jonathan Finlayson alla Tromba, Anthony Tidd al Basso, Sean Rickman alla Batteria.
Il 26 novembre il Festival ospita, fra Norvegia e Svezia, il duo chitarra e pianoforte di Per-Arne Ferner e Per Gunnar Juliusson, giovani musicisti dell’Accademia di Goteborg, a cui seguirà un concerto dei Pericopes, il duo saxofono e pianoforte di Emiliano Vernizzi e Alessandro Sgobbio nato fra le mura del conservatorio Parma e già insignito di diversi riconoscimenti, tra cui il Primo Premio ad Umbria Jazz Winter.
Il 28 novembre Morten Halle e Carlo Morena presenteranno il loro recente disco in una serata che vedrà anche esibirsi un trio di giovani dalla Norwegian Academy of Music di Oslo.
Un progetto speciale sarà, il 29 novembre, “Roots & Stories” con Misha Alperin, Roberto Bonati e Roberto Dani. Lo stesso Roberto Dani condurrà inoltre un workshop con i giovani allievi del Liceo Musicale “A. Bertolucci” di Parma, un percorso di ricerca/approfondimento sulla pratica dell’improvvisazione come composizione, in relazione al concetto di “Forma”, che culminerà in un concerto il 30 novembre.
Il 2 dicembre sarà infine la volta del trio The Improvaders, con Alberto Tacchini al Pianoforte, Vincenzo Mingiardi alla Chitarra, Pacho alle Percussioni, nel loro Improbubble.
L’edizione 2014 di Parma Jazz Frontiere è dedicata a Giorgio Gaslini, artista recentemente mancato e legato al festival e alla direzione artistica da una profonda stima.
Ricordiamo che la manifestazione è realizzata con il contributo di Fondazione Monte di Parma, Fondazione Cariparma, Comune Di Parma, Regione Emilia-Romagna, Provincia Di Parma, Dallara Automobili; con il Contributo e l’Ospitalità di Banca Monte Parma; in collaborazione con Istituzione Casa Della Musica, Ambasciata Di Norvegia, Rikskonsertene/Concerts Norway, Norwegian Academy Of Music, Fondazione Teatro Due, Conservatorio “A. Boito” Di Parma, Associazione Remo Gaibazzi, Unione Parmense Degli Industriali, Ibis Styles Parma Toscanini,
Shakespeare Live Music Restaurant Cafè & Catering, Circolo Arci Zerbini; con il Patrocinio dell’Università degli Studi di Parma.