Sacile, martedì 1 marzo 2016 – Ancora una volta il jazz di Controtempo entra nella magia della Hall sacilese: il viaggio del pianoforte direttamente dalla Factory di alta ingegneria alle mani sapienti degli artisti di tutto il mondo, quest’anno prende ben quattrodestinazioni diverse, e copre altrettante affascinanti traiettorie. Con grande piacere, dunque il Circolo Culturale Controtempo annuncia il nuovo programma della quinta edizione di Piano Jazz – in collaborazione con la Fazioli Pianoforti – che anche quest’anno gode del sostegno del MiBACT, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del patrocinio della Città di Sacile.
Apre alla grande la rassegna, lunedì 18 aprile alle ore 20.45, con Gonzalo Rubalcaba – che molti ricordano nello strepitoso concerto dei Volcan de “Il Volo del Jazz” lo scorso anno. Quattro Grammy Awards e quindici nomination all’attivo, Rubalcaba è oggi un assoluto riferimento del pianismo jazz planetario. Nato nel 1963 a L’Havana, Gonzalo assorbe le radici popolari della sua terra, le coniuga con le giovanili improvvisazioni e con la solida formazione classica, per rivelare presto un folgorante e inconfondibile talento creativo.
A metà degli anni 80 incontra la Blue Note e il grande Charlie Haden, al fianco del quale inizia quella che è oggi una meritatissima carriera internazionale: oltre quaranta le incisioni (tra le tante: Discovery. Live in Montraux, Suite 4y20, Rapsodia e i Latin Grammy Nocturne e Land of the Sun), decine i premi e migliaia gli osannati concerti in tutto il mondo in solo, vari jazz ensemble e imponenti orchestre. “La buona tecnica rende liberi” è uno degli assiomi di questo maestro e compositore, che fa della sua arte la complessa restituzione di un talento a tutto tondo: “qualsiasi ambiente, qualsiasi strumento, acustica o pubblico incontri – spiega – il bello è riuscire a portare la musica dove voglio io”. E i suoi concerti rimangono tra le più appassionate e stupefacenti sorprese che ci si possa attendere da un “piano solo”.
Piano Jazz continua lunedì 2 maggio (sempre alle 20.45) con Gerald Clayton: classe 1984, olandese di nascita, americano di formazione, Clayton è una figura leader per le giovani generazioni, tanto da influenzare il nuovo lessico jazz d’oltreoceano e le sue tematiche più alternative. Figlio del bassista John e nipote del sassofonista Jeff Clayton, Gerald studia pianoforte classico, jazz e composizione nelle migliori accademie. Del 2009 è il sodalizio con trombettista Roy Hargrove, e da allora suona con nomi come Diana Krall, Melissa Morgan, Terell Stafford & Dick Oatts, e poi Michael Rodriguez, Dayna Stephens, Terri Lyne Carrington. Tre album, diverse nomination ai Grammy, Clayton spicca per la sua indipendenza creativa e si dice estraneo alle etichette di genere: “compongo in modo onesto e mi circondo di persone che abbiano idee che risuonino con le mie”.
Mercoledì 11 maggio – stesso orario – arriva a Sacile una delle punte di diamante italiane della tastiera (e in genere della ricerca musicale): Stefano Battaglia. La sua musica è stata definita da “The Guardian” ineffabilmente romantica nel suo massimo senso d’apertura, fedelissima alle sue radici classiche, melodicamente audace, illuminata tra tessiture armoniche distese e compatte, trucchi e improvvisazioni inaudite. L’acuta ricerca musicale di Battaglia si orienta da oltre vent’anni tra musica antica, novecentesca e improvvisazione; ha al suo attivo decine di progetti che intersecano letteratura, poesia, storia e infiniti territori culturali e migliaia di performance e collaborazioni in tutto il mondo, sempre votate a eterogenee ed innovative scelte estetiche.
Si è guadagnato una fama di “guru” nell’insegnamento (tra gli altri a Siena Jazz) ed ènome di punta della ECM, con 5 album dal 2004. Stefano Battaglia è una delle figure musicali più complesse e interessanti dello scenario musicale internazionale – non soltanto jazz – degli (almeno) ultimi dieci anni. I suoi progetti in piano solo (Cantico, Musica Salva, Illuminations e Piano Portraits) restituiscono il suo complesso talento grazie a rigore, lirismo e stupefacente capacità di invenzione.
Una chiusura infarcita di atmosfere popolari israeliane contaminate dall’eleganza del jazz francese è quella affidata a Yaron Herman, venerdì 20 maggio. Classe 1981, nato e cresciuto a Tel Aviv ma poi passato da Boston e approdato a Parigi, Yaron Herman è già pluripremiato, ha suonato in tutto il mondo, ha presieduto la Giuria del Montreux Jazz Festival Competition e ha firmato con “Universal/Blue Note” per il suo ultimo albumEveryday (settembre 2015), con Ziv Ravitz alla batteria e il leggendario ingegnere del suono Valgeir Sigurdsson (Björk, Sigur Rós, Brian Eno). Herman ha uno stile tra irresistibile, che egli stesso definisce come “composizione in tempo reale unita a selvaggi guizzi d’improvvisazione”. Un linguaggio giocoso, scenico ed impressionante che Time Out ha accolto con grande entusiasmo come “Magistrale: unisce virtuosismo estremo con umorismo affilato”.
La rassegna Piano Jazz 2016 si svolge nell’ambito delle attività di JAZZ FVG ed è possibile anche grazie al contributo di Balsamini, BriedaCabins e della Farmacia Romor di Sacile.
I biglietti (costo unico 18 euro, posti numerati) sono in prevendita su www.vivaticket.it, e si possono acquistare nelle serate dei concerti presso la biglietteria della Fazioli Concert Hall a partire delle 19. L’inizio dei concerti è sempre alle 20.45.
Info: www.controtempo.org