Sabato 16 maggio nell’aula fuxia sarà oggetto di conferenze, presentazione e concerti
Giornata intensa per l’azzanese Denis Biasin alla Fim Fiera internazionale della Musica di Genova. Sabato 16 sarà infatti lui, assieme alla Fisarmonica di Leonardo ad aprire e chiudere il programma dell’Aula fuxia dedicata a seminari, workshop e meeting. La Fisarmonica di Leonardo – che è stata ricostruita dal liutaio friulano Mario Buonoconto sulla base dei disegni originali di Leonardo da Vinci contenuti nel codice Madrid II Foglio 76 del XIV secolo – rimarrà inoltre in esposizione per tutta la durata della Fiera dal 15 al 17 maggio. L’originale idea organologica pensata da Leonardo ha trovato solo oggi grazie alla collaborazione di Buonoconto e Biasin, la sua realizzazione fisica concretizzandosi in uno strumento musicale perfettamente funzionante e anche di particolare pregio artigianale ed estetico. Il lavoro di studio e ricostruzione che Mario Buonoconto (liutaio in Majano del Friuli) ha portato avanti per lungo tempo, spinto da una curiosità fuori dal comune e sostenuto da una abilità artigianale di altissimo livello ha avuto come risultato questo “organo portativo”, comandato da una tastiera verticale e alimentato da un mantice a doppia mandata. Uno strumento nuovo e antico nello stesso tempo, dunque, che può essere considerato per molti versi un precursore della moderna fisarmonica. La presentazione al Fim di Genova sarà una straordinaria occasione per i virtuosi dello strumento moderno per poterlo conoscer da vicino e poterne sperimentare le qualità espressive anche nell’ambito della musica antica. A darne un saggio sarà proprio Denis Biasin, sia solo che in duo col violoncellista da Simone Cricenti, mentre Buonoconto illustrerà il percorso di studio e ricostruzione, che ha richiesto 9 anni di lavoro. Un incontro particolarmente interessante anche per i bambini, cui è dedicata infatti la mattinata, mente in serata ci sarà la presentazione per un pubblico eterogeneo. Denis Biasin, fisarmonicista e maestro di fisarmonica, ha svolto un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero dal 1978 al 1986 , dedicandosi in seguito alla ricerca e allo studio del suono di strumenti ad ancia, partecipando alla creazione di strumenti a mantice e ance. Organizza eventi musicali ed è direttore artistico del Festival Zahrarmonie. Collezionista di strumenti musicali antichi e moderni, si dedica al recupero filologico di strumenti e repertori oggi poco conosciuti, oltre alla riscoperta e alla promozione di pratiche costruttive ed esecutive nell’ambito dell’antica arte musicale.