La voce della rivoluzione tunisina al teatro Miela
Da più parti definita “la voce della rivoluzione tunisina” capace di rappresentare nell’immaginario collettivo “la rabbia della rivolta e la dolcezza del gelsomino”, Emel Mathlouthi mette in versi il suo desiderio di libertà.
Una ‘primavera’ vissuta tra i palchi parigini e i cortei di avenue Bourguiba, cantando ‘parole libere’ contro la dittatura e il regime.
La cantautrice tunisina Emel Mathlouthi, esule a Parigi dal 2008, è balzata agli onori delle cronache durante la rivoluzione dei Gelsomini, tornando a cantare in Tunisia dopo il suicidio di Mohamed Bouazizi, evento scatenante delle proteste, agli inizi del 2011.
Ad una veglia di ricordo delle vittime, zainetto in spalla e mescolata tra i partecipanti, aveva cantato con una voce straordinaria dimostrando attaccamento ai valori della libertà con un sostegno preso sia in favore della rivolta del suo paese, sia per sostenere quella dell’Egitto, e creando quindi una sorta di equivalente “storico” della canzone di Joan Baez in quel di Tunisi.
Quelle canzoni di protesta quali “Ya Tounes Ya Meskina” (Poor Tunisia) e “Kelmti Horra” (My word is free), sono diventate immediatamente virali e le ritroveremo nel suo primo album in studio del 2012, uscito dopo che si era fatta notare in numerosi festival internazionali e dopo aver avuto anche contatti con personaggi importanti della musica mondiale come ad esempio Tricky, famoso musicista di trip-hop, diventato una delle sue maggiori influenze musicali. Emel è stata invitata a cantare la sua “Kelmti Horra” a Stoccolma nel 2015, in occasione della cerimonia ufficiale per la consegna del premio Nobel per la pace.
È dunque diventata in questi anni molto più di una cantante artisticamente dotata e impegnata.
La sua è una produzione che mette in luce un’artista tradizionale virata al post- modernismo musicale, con una miscela raffinata fatta non solo di tradizione araba, ma anche di alcuni elementi della musica occidentale e soprattutto le ultime tendenze nella composizione elettronica.
Trasferitasi ora oltreoceano, Emel Mathlouthi non ha mai reciso i legami con il luogo di provenienza, associando le suggestioni sonore del Maghreb alle modalità più raffinate del pop occidentale.
organizzazione: Bonawentura
Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. o su vivaticket https://www.vivaticket.it/ita/event/emel-mathlouthi/109285