Dopo il grande successo della scorsa estate culminato nella chiamata del Maestro Riccardo Muti per l’esecuzione della Messa da Requiem al Ravenna Festival, al Sacrario di Redipuglia e al Lubiana Festival,ecco un nuovo appuntamento di livello mondiale per il Coro del Friuli Venezia Giulia del Maestro Cristiano dell’Oste, che si conferma così come una delle più importanti realtà corali del panorama classico italiano e internazionale.
Nell’ambito del festival di musica antica Wunderkammer, arriverà a Trieste nella sua unica data italiana,martedì 3 marzo alle 20:45 nella Chiesa Evangelica Luterana, il Maestro olandese Ton Koopman, icona mondiale vivente della musica classica, per dirigere il Coro del Friuli Venezia Giulia nell’esecuzione de I Mottetti di Johann Sebastian Bach, tra i più grandi capolavori del repertorio corale di tutti i tempi: un evento emozionante dalle note e dalle
voci celestiali che evocheranno i sentimenti più profondi e gli aspetti più intimi del sentire umano (biglietti in vendita al Ticketpoint a Trieste, tel. 040 3498276. Info e prenotazioni www.fondazionebon.com). Il concerto è prodotto dal Coro del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il festival Wunderkammer Trieste e la Fondazione Luigi Bon e con il supporto di Fondazione CRTrieste, Regione Friuli Venezia Giulia e Comune di Trieste.
Koopman sarà il 50 esimo grande maestro a dirigere il Coro del Friuli Venezia Giulia che negli anni ha lavorato con tutti i più grandi nomi del panorama mondiale: dal defunto Gustav Leonhardt che diresse un ciclo di Cantate bachiane portato in tournee e andato in onda anche su Rai2 a Riccardo Muti, passando per il premio Oscar Luis Bacalov, il francese Cristoph Coin, Andrea Marcon, Filippo Maria Bressan e tantissimi altri. All’epoca in cui vennero scritti questi mottetti la gioia e il dolore avevano un impatto di gran lunga maggiore sulla gente di quanto si possa immaginare oggi e nessun compositore del XVIII secolo seppe eguagliare Bach nel tradurre in termini
musicali la penosa esperienza del dolore e la tensione volta alla preghiera più alta. Quattro dei sei mottetti sono scritti per doppio coro, con una scrittura densamente contrappuntistica, basata unicamente sulle 8 voci, fino ad esaltarne tutta la potenza espressiva nella continua e incessante ricerca degli affetti barocchi, dei madrigalismi più variegati e nella retorica più ricercata.L’energia e l’espressività del Coro del Friuli Venezia Giulia verranno enfatizzate anche dal violone suonato da Alberto Rasi e dalle note dell’organo di Edoardo Valorz, tutti diretti dal Maestro Ton Koopman.
Riconosciuto a livello mondiale come uno dei più importanti direttori d’orchestra, svolgendo un’intensa attività come ospite e lavorando con le principali orchestre del mondo tra le quali spiccano i Berliner Philarmoniker, Royal Concertgebouw di Amsterdam, Orchester des Bayerischen Rundfunks, Tonhalle Orchester di Zurigo, Wiener Symphoniker, Orchestre Philharmonique de Radio France, Boston Symphony, Chicago Symphony, New York Philharmonic, San Francisco Symphony, così come Cleveland Orchestra, dove è Artista Residente.Nel corso della sua carriera, ha suonato anche sui più prestigiosi organi storici d’Europa e come clavicembalista e direttore della Amsterdam Baroque Orchestra & Choir è ospite fisso al Lincoln Center e alla Carnegie Hall di New York, al Théatre des Champs-Elysées a Parigi, al Concertgebouw di Amsterdam e alla Philharmonie di Monaco. Si è inoltre esibito nelle più importanti sale da concerto e nei più prestigiosi festival dei cinque continenti. Ha inciso per Erato, Teldec, Sony, Philips Records e Deutsche Grammophon. È stato insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine del Leone dei Paesi Bassi. È professore di clavicembalo al Conservatorio Reale dell’Aia, all’Università di Leida e membro onorario della Royal Music Academy di Londra. È infine direttore del festival Itinéraire Baroque.
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