Quarta serata per il cartellone autunnale del TrentinoInJazz 2014, che andrà avanti fino alla fine dell’anno concentrandosi nella città di Trento e al MART di Rovereto. Mercoledì 22 ottobre al Teatro Sanbapolis di Trento sarà la volta di Sonata Islands Nippon Eldorado, programma di teatro musicale prodotto dal festival e dedicato alla musica alt rock giapponese degli anni Ottanta-
Giovanni Venosta
Novanta, trascritta e reinventata da Giovanni Venosta.
Emilio Galante
Questa originale incarnazione di Sonata Islands vedrà in azione un eccezionale sestetto composto da due noti compositori di estrazione classica (Emilio Galante al flauto ed elettronica, lo stesso Venosta alle tastiere), con uno dei più eclettici chitarristi italiani (Alberto Turra) e una sezione ritmica tellurica (William Nicastroal basso e Sergio Quagliarella alla batteria); insieme a loro una delle voci più interessanti e versatili del recente panorama rock (Sarah Demagistri), che canterà in idioma originale, fondendo sonorità attuali con il canto tradizionale del Paese del Sol Levante, il tutto condito da un atteggiamento quasi-esistenzialista e disincantato, tipico anch’esso delle esibizioni dei gruppi nipponici in questo ambito. Proiettati dietro all’ensemble scorreranno diversi elementi legati all’esibizione, dal testo (traslitterato in caratteri latini) a immagini prese in prestito da documentari e fotografie degli artisti originali.
Dopo l’edizione di svolta del 2013, che ha convogliato sotto un’unica denominazione quattro rassegne che prima operavano separatamente (Sonata Islands, NonSole Jazz, Valsugana Jazz Tour e Lagarina Jazz), quest’anno il TrentinoInJazzrafforza l’unitarietà resistendo alla crisi e offrendo un cartellone corposo e variegato, puntando sulle diverse espressioni del jazz contemporaneo, con nomi italiani e stranieri nelle consuete location di sogno della provincia di Trento. Entusiasta e positiva Chiara Biondani, presidente dell’Associazione TIJ: “Anche nel 2014 TrentinoInJazz conferma la sua vocazione a farsi rete, ribadendo l’unione di quattro festival con una storia importante e rilanciando il miglior antidoto alla crisi del settore musicale: un lungo cartellone, ingressi gratuiti e serate a “prezzo simbolico”, proposte jazz per tutti i gusti, un’attenzione speciale da parte delle istituzioni pubbliche trentine per il turismo e la cultura declinati in musica”.