Cantante, scrittrice, attrice, musicista, performer. Lydia Lunch può essere definita in mille modi diversi, ma nessuna di queste etichette è in grado di cogliere veramente l’essenza del personaggio: che è quello – come dice lei stessa – “di fomentare, di istigare e di mostrare sempre il lato marcio della realtà e del potere”.
Newyorkese, Lydia Lunch – come Diamanda Galas, Karen Finley, Linda Montano – incarna un modello femminile da angry woman, spregiudicato, aggressivo, sprezzante dei tabù e delle convenzioni sociali. Lydia Lunch iniziò a scrivere alla sola età di dieci anni “per incanalare l’energia dolorosa” nelle poesie e nei racconti. Fuggita di casa, a 16 anni va a vivere da sola in un appartamentino tetro dell’East Village. A 17, vestita di pelle e con una minigonna mozzafiato, inizia a scaricare le sue paure e i suoi incubi in un microfono, come cantante dei Teenage Jesus & The Jerks, uno dei primissimi gruppi della No Wave newyorkese. Una scena che accelera il discorso nichilista e destrutturante del punk, abbandonando la matrice rock’n’roll e innestando l’improvvisazione del free jazz su una base rumorista.
Tra la fine dei Settanta e la metà degli anni Ottanta Lydia Lunch vive una stagione incredibile, cantando in quattro gruppi diversi (8 Eyed Spy, 13.13, Beirut Slump, Harry Crews) e recitando nei film violenti e pornografici del regista Richard Kern come The right side of my brain e Fingered, che inducono a una riflessione senza veli sulla società americana e sul rapporto tra i sessi. Collabora inoltre a una miriade di progetti, con artisti del calibro di Nick Cave, Arto Lyndsay, Sonic Youth, Henri Rollins, Roland S. Howard, Eisturzende Neubauten, Foetus, Exene Cervenka e tanti altri. Scrive inoltre libri di poesie e romanzi, spesso illustrati da fumettisti underground.
Dal 1992, dopo l’album Shotgun Wedding, lascia la musica per concentrarsi sul potere della parola, mettendo in scena una serie di spettacoli esclusivamente “spoken” rivolgendo l’attenzione su temi come la guerra del Golfo: P.O.W. (1992) e Crimes Against Nature (1993). Nel 1998 registra Matrikamantra, che verrà pubblicato solo tre anni dopo. Con gli Anubian Lights nel 2002 pubblica il mini-album Champagne, Cocaine and Nicotine. Nel 2004 pubblica da solista Smoke in the Shadows.
Nel 2009 pubblica l’eccellente album Big Sexy Noise (5 stelle per la rivista Rolling Stone), con un omonimo supergruppo che comprende anche tre quarti dei Gallon Drunk: James Johnston (chitarra), Ian White (batteria) e Terry Edwards (organo e sax). Nel 2011 i Big Sexy Noise pubblicano l’ottimo Trust The Witch. Nel 2013 esce invece Collision Course, album dal vivo registrato in Italia, al quale verrà allegata la ristampa di Trust the Witch, supplendo alla mancanza di adeguata distribuzione avvenuta per il secondo disco nel 2011.
I suoi ultimi progetti:
The Jeffrey Lee Pierce Sessions Project nasce dalla collaborazione con i Cypress Grove (Tony Chmelik): quattro album, in memoria dell’amico e collaboratore Jeffrey Lee Pierce e a seguire Under The Covers splendida e folle raccolta di brani altrui reinterpretata a modo loro.
Broken Measures, storie vere dal lato oscuro dell’America, combina il talento istrionico della dinamica parola recitata di Lydia Lunch, con il virtuosismo di improvvisatore del batterista Weasel Walter per creare un’intima, terrificante e persino divertente serata di verità musicale.
organizzazione: Bonawentura
Ingresso € 15,00, ridotto prevendita (fino al 27/03/2018) € 12,00. Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.it
ANDREA FORLIANO