TRIESTE – Povero Salieri, la popolarità di Wolfgang Amadeus Mozart nel nostro tempo, grazie all’estro del drammaturgo Peter Shaffer e alla pellicola–cult del regista Milos Forman, è cresciuta in modo inversamente proporzionale a quella del compositore che guidò – musicalmente – la corte di Vienna dal 1774 al 1824. Antonio Salieri, quale Kapellmeister imperiale, fu il maestro di molti allievi dotati di un talento straordinario, Beethoven innanzitutto, al quale insegnò l’Opera italiana. Ma anche rispetto a Mozart i testimoni tramandano che si riferiva sempre “con profondo rispetto” e che i due erano in rapporti talmente amichevoli che Salieri avrebbe prestato a Mozart le partiture conservate nella biblioteca di corte … Alla luce di questa piccola “riabilitazione” di Salieri risulta più semplice tracciare un filo rosso intorno all’”Evoluzione del concerto pianistico” che dal grande compositore italiano ci possa traghettare attraverso i fasti austriaci di Mozart e sino al classicismo tedesco, reso più vibrante e appassionato nei toni dal Maestro ‘precursore’ del romanticismo, Ludwig van Beethoven. Proprio questo ‘viaggio’ in musica scandirà, lunedì 23 ottobre nella Sala Ridotto del Teatro Verdi di Trieste (ore 20.30), il concerto conclusivo del Festival pianistico “Giovani interpreti e grandi Maestri” diretto da Fedra Florit e promosso dall’Associazione Chamber Music Trieste. In scena il pubblico troverà il grande pianista Benedetto Lupo, solista accanto all’Orchestra da Camera di Mantova, primo violino Carlo Fabiano. Verranno eseguiti, nell’ordine, il
Concerto per pianoforte e orchestra in si bemolle maggiore di Antonio Salieri, il Concerto per pianoforte e orchestra n.19 in fa maggiore, K.459 di Wolfgang Amadeus Mozart e infine il Concerto per pianoforte e orchestra n.2 in si bemolle maggiore, op.19 di Ludwig van Beethoven. Sponsor della serata Banca Mediolanum. Biglietti e prevendite presso TicketPoint Trieste, corso Italia 6/c – tel. 040 3498276, info www.acmtrioditrieste.it Considerato dalla critica internazionale come uno dei talenti più interessanti e completi della sua generazione, Benedetto Lupo si è imposto all’attenzione del mondo musicale con l’affermazione nel 1989, primo italiano, al prestigioso Concorso Internazionale Van Cliburn che lo ha portato a suonare con le più importanti orchestre americane ed europee come la Philadelphia Orchestra, Boston Symphony, Chicago Symphony, Los Angeles Philharmonic, Orchestre Symphonique de Montréal, Seattle Symphony, Vancouver Symphony, la London Philharmonic, Gewandhaus Orchester di Lipsia, Rotterdam Philharmonic, Hallé Orchestra, Deutsches Symphonie-Orchester, Stuttgarter Philharmoniker, Orquesta Nacional de España, Orchestre Philharmonique de Monte Carlo. La sua intensa attività concertistica lo ha visto spesso ospite al Lincoln Center di New York, alla Salle Pleyel a Parigi, alla Wigmore Hall a Londra, alla Philharmonie a Berlino, al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, al Festival di Tanglewood, al Festival Internazionale di Istanbul e in molte altre prestigiose sale e festival. Nel 2005 l’incisione del Concerto Soirée di Nino Rota, per Harmonia Mundi, ha riscosso un grande successo dalla critica internazionale che gli ha conferito ben cinque premi, tra i quali il prestigioso “Diapason d’Or”. Dal 2013 è titolare della cattedra di pianoforte nell’ambito dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Nel dicembre 2015 è stato nominato Accademico di Santa Cecilia. L’Orchestra da Camera di Mantova è nata nel 1981 e si è imposta da subito all’attenzione
generale per brillantezza tecnica, assidua ricerca della qualità sonora, sensibilità ai problemi stilistici. Nel 1997 i critici musicali italiani le hanno assegnato il Premio “Franco Abbiati”, quale miglior complesso da camera, «per la sensibilità stilistica e la metodica ricerca sulla sonorità che ripropone un momento di incontro esecutivo alto tra tradizione strumentale italiana e repertorio classico». Nel corso della trentennale vita artistica l’Orchestra ha collaborato con alcuni tra i più apprezzati direttori e solisti del panorama internazionale, tra i quali Maria João Pires, Gidon Kremer, Aldo Ciccolini, Shlomo Mintz, Joshua Bell, Viktoria Mullova, Salvatore Accardo, Umberto Benedetti Michelangeli, Giuliano Carmignola, Uto Ughi, Mischa Maisky, Enrico Dindo, Mario Brunello, Miklos Perenyi, Sol Gabetta, Alexander Lonquich, Bruno Canino, Katia e Marielle Labeque, Maria Tipo, Kent Nagano e gli indimenticabili Astor Piazzola, Severino Gazzelloni e Aldo Ciccolini. L’Orchestra da Camera di Mantova effettua registrazioni televisive e radiofoniche per Rai, Bayrischer Rundfunk e Rsti, tra le altre. Nel maggio 2013 ha dato vita al Mantova Chamber Music Festival “Trame sonore a Palazzo”, manifestazione che si svolge nei principali luoghi d’arte cittadini e che ha da subito ottenuto un’attenzione e una partecipazione straordinarie.