In occasione dello Young Jazz Festival, si celebra il “Norvegian Day”, una giornata interamente dedicata ai migliori talenti della scena jazz norvegese. In collaborazione con l’Ambasciata di Norvegia e con il prestigioso patrocinio di Umbria Jazz, la IX edizione dello Young Jazz Festival di Foligno ospita il 24 maggio un evento unico ed eccezionale: una giornata intera dedicata ai migliori artisti della scena jazz norvegese contemporanea. Attraverso il “Norwegian Day”, si potranno ascoltare artisti come Bjorn Torske, Steinar Raknes, Arve Henriksen, Jan Bang, Sidsel Endresen ed Erik Honorè. Ad aprire il Norvegian Day sarà il contrabbassista Steina Raknes con il progetto “Stillhouse”. Leader di una serie di gruppi fra cui Urban Connection (premiato col Norwegian Grammy nel 2001) e The Core, Raknes esplora nuove possibilità musicali al confine fra il blues, il jazz e il folk attraverso riletture personalissime di classiche canzoni americane mescolate a canzoni proprie scritte appositamente per questo progetto. Uno degli artisti più attesi è sicuramente il trombettista Arve Henriksen, affiancato dall’elettronica di Jan Bang. Considerato una delle voci più importanti della nuova scena nord europea, Arve Herniksen e la sua tromba, insieme all’elettronica di Bang, dà vita a un dedalo sonoro suggestivo, che dai fiordi norvegesi arriva in chiaroscuro a toccare le più alte vette dell’elettronica contemporanea. Unica voce femminile è la cantante Sidsel Endresen, punto di riferimento e caposcuola del canto jazz moderno europeo, che si esibisce a Foligno in trio assieme a Jan Bang e all’eccezionale compositore Erik Honorè. La perfomance proposta è una riprogettazione dell’installazione audio-visual commissionata per il Punkt Festival 2011, rassegna che vanta tra i cofondatori, assieme a Bang e a Honorè, il “gigante” Brian Eno. Chiude la giornata norvegese il musicista e produttore Bjørn Torske. Noto pioniere dell’ambient, nei primi anni ‘90 crea i suoi primi pezzi minimal techno raccogliendo consensi unanimi. Con l’uscita di “Nedi Myra”, per Ferox nel 1998, raggiunge nuovi livelli di visibilità, mentre al contempo inizia a collaborare con Drum Island (col quale formerà il famosissimo duo Röyksopp). In seguito, affianca la sua attività di produttore a quella di DJ, riuscendo a mantenere un livello altissimo nelle sue uscite discografiche come nel suo disco più sperimentale, “Feil Knapp”, che si ispira alla techno, al dub, al pop alternativo, fino all’elettronica astrattissima. L’ultimo disco “Kokning” (2010) enfatizza il suo rapporto con le macchine analogiche. Lo Young Jazz si afferma nuovamente come l’unico festival “young”, nel segno della musica delle nuove generazioni. Sempre in primo piano nella ricerca delle migliori giovani proposte della scena italiana e internazionale, ospitando grandi musicisti, italiani e stranieri, ma giovani anagraficamente.
La direzione artistica di Young Jazz è affidata ancora a Giovanni Guidi, giovane pianista folignate sempre più inserito nell’olimpo dei grandi pianisti jazz italiani e non solo, oltre che membro dell’Associazione Young Jazz.